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Cocconato: quattro chili di arte, storia e memoria

La presentazione di domenica di 'Chiese e vita religiosa a Cocconato. Storia, arte, tradizioni in un territorio di confine del Piemonte centrale'

Salone   gremito e tra i presenza il Vescovo della Diocesi di Casale  Gianni Sacchi domenica scorsa a Cocconato per la presentazione  volume “Chiese e vita religiosa a Cocconato. Storia, arte, tradizioni in un territorio di confine del Piemonte centrale” di Gianpaolo Fassino e Franco Zampicinini, scritto con il concorso di 20 autori.

Settecentottantaquattro pagine,  1152 immagini, 56 saggi e 24 approfondimenti per un volume di “peso” culturale, storico, artistico, architettonico, antropologico, sociale e, anche fisico (oltre 4 kg) per un grande formato multidisciplinare particolarmente dettagliato.

 “Il volume non si limita a descrivere e analizzare gli edifici religiosi delle colline cocconatesi in un’ottica artistico-architettonica” hanno spiegato i curatori   “ma offre una vasta e approfondita lettura antropologica e sociale della storia comunitaria locale, passando per la cultura materiale, le testimonianze archeologiche, le biografie di religiosi, le vicende familiari, la musica, il costume, la tradizione, i riti, le consuetudini, gli aspetti devozionali popolari, le dinamiche sociali, l’organizzazione amministrativa, il paesaggio, i contesti eco-sistemici e molto altro”.

Elogi e compiacimento da parte del Vescovo Sacchi, il quale ha osservato come tutto sia partito dalla Fede, quale comune denominatore che ha generato le condizioni antropologiche e sociali nonché gli elementi artistico-architettonici che hanno scritto la storia dei popoli, come quella di Cocconato grandemente raccolta nella pubblicazione.

“Il fatto religioso” ha aggiunto il vescovo, “non può prescindere dalla storia dei nostri luoghi; si incarna e si fa storia; è condizionato e condiziona le opere e i giorni degli uomini. L’arte e il bello sono veicoli e icone della Fede di un popolo e del Divino insieme: la Fede è il fine, tutto il resto (edifici spirituali nella bellezza delle loro forme ed espressioni artistico-architettoniche) ne sono il mezzo per raggiungere “quel” fine”.   

Di sentimento di meraviglia rispetto alla pubblicazione fresca di stampa ha parlato il parroco di Cocconato don Igor Peruch apprezzando “l’occasione che il volume stesso offre per conoscere e amare sempre più il nostro territorio e la nostra storia”.

Di ammirazione per il complesso e meticoloso lavoro di ricerca ha invece parlato il sindaco Monica Marello che fa parte dei coautori con una scheda sulla chiesa-santuario Madonna delle Grazie di Maroero. Monica Marello ha esaltato l’altresì certosino lavoro di indagine adoperato sui preziosi monumenti storici della comunità, senza tralasciare i molteplici percorsi di lettura che il volume stesso offre per meglio addentrarsi nel tessuto storico, sociale e antropologico del luogo.

Gratitudine e riconoscenza sono stati espressi da Cesare Emanuel, Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale il quale ha sottolineata la “fortuna” per la comunità cocconatese di avere persone come Zampicinini e Fassino i quali, “con amore e passione hanno saputo tirare fuori dall’oblio importanti patrimoni storici, tra cui, quelli immateriali che con più difficoltà si riescono a custodire”. “Da oggi” ha aggiunto Franco Correggia, Presidente dell’Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie, disegnando una immagine metaforica d’effetto per definire la pubblicazione, “una nuova strofa musicale si aggiunge al madrigale che racconta le storie segrete di questa terra antica”. “La ricerca, e questo volume che la condensa” hanno concluso Fassino e Zampicinini, “è caratterizzata da uno sforzo metodologico volto a costruire non solo una storia della parrocchia, ma anche un atlante degli edifici ecclesiali, nonché offrire uno sguardo analitico su aspetti sovente trascurati nell’indagine storica sulle realtà parrocchiali: le cascine dei benefici e la loro rendita agraria, i sacrestani, gli organisti, i famigliari del clero, i cantori, per non citare che alcuni degli argomenti che completano la storia religiosa di Cocconato, con un’apertura sul territorio circostante”. Il libro infatti non racconta solo la storia di Cocconato, ma intreccia vicende di numerosi altri borghi collinari: da Montechiaro d’Asti ad Alfiano Natta, dal Sacro Monte di Crea a Castelnuovo Don Bosco, da Castelletto Merli ad Aramengo.  

Tra i presenti anche l’assessore regionale Angela Motta, il vice presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco e lo storico Aldo A. Settia oltre agli ex parroci di Cocconato don Renato Dalla Costa e Don Danilo Biasibetti.   

Chiara Cane

Il volume gode del patrocinio dell’Associazione Nazionale Sanità Militare Sezione provinciale di Torino, Banca di Asti, Bava Piemonte, Bim, Farmacia San Francesco e Italian Travels Wine. Sono coautori: Renzo Bava, Carlo Calosso, Marina Cappellino, Franco Correggia, Cesare Emanuel, Luca Ghiardo, Achille Maria Giachino, Bernardino Elso Gramaglia, Piercarlo Grimaldi, Marta Longhi, Monica Marello, Barbara Massa, Davide Porporato, Valeria Regondi, Aldo Settia, Alessia Tabbia, Salvatore Vacca e Giuseppe Vatri.