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Concerto all'Accademia Filarmonica

Tutto esaurito per Manara, si apre all'ultimo sala Carlo Alberto

Manca  ormai poco al primo appuntamento della nuova stagione concertistica dell’Accademia Filarmonica di Casale Monferrato: il cartellone si aprirà giovedì 17 ottobre alle 21 nel salone di Palazzo Gozzani di Treville con il recital per violino solo di Francesco Manara.

L’attesa è palpabile, intanto per la caratura del personaggio: Manara è primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, ha vinto decine di concorsi internazionali e suonato con le orchestre più prestigiose del Pianeta, per giunta imbraccia un Amati del 1665. A trasformare l’esibizione in evento, però, c’è anche la curiosità per una stagione affidata alla direzione artistica di Sergio Marchegiani: sette concerti di alto livello che rilanciano la vocazione musicale di una delle più antiche Accademie italiane in vista del bicentenario nel 2027.

Tutte aspettative che hanno fatto registrare in pochi giorni il sold out dei biglietti, peraltro in vendita alla modesta cifra di sette euro, tanto che l’organizzazione ha deciso di allestire per il pubblico anche l’attigua sala Carlo Alberto che si affaccia sul salone dei concerti (meno visibilità, ma acustica buona) e mettere in vendita un altro lotto di biglietti al costo ridotto di 5 Euro. Si potranno acquistare direttamente la sera del concerto a partire dalle 20. A proposito: anche gli abbonamenti per l’intera stagione stanno andando a ruba.

Cosa ascolteranno gli appassionati che sono stati più tempestivi? Semplicemente i capisaldi del repertorio per violino solista e una preziosa chicca. Si comincia con la “Sonata n 3 in Do maggiore BWV 1005” di Johann Sebastian Bach, parte delle sei “Sonate per violino solo” che il musicista scrisse alla Corte di Köthen tra il 1717 e 1723. Si compone di un Adagio, una Fuga, un Largo e un finale Allegro assai. Verrebbe da domandarsi cosa ci fa una fuga, vale a dire la massima espressione dell’arte contrappuntistica, per uno strumento che emette al massimo due note contemporaneamente. E’ evidente che al vecchio Bach le cose facili non piacevano.

Il concerto prosegue con la “Sonata op 27 n 6” di Eugène Ysaÿe. E per molti sarà una scoperta il compositore e violinista belga che mise sulla carta questo lavoro nel 1923, dedicando ciascuna delle sue sei sonate a sei grandi violinisti della storia, con lavori che ne riprendevano lo stile. Questa in particolare è consacrata al violinista spagnolo Manuel Quiroga. Sono fuochi artificiali in tutte le tonalità e in tutte le scale (e c’è pure una habanera).

A seguire Manara ha scelto di presentare il lavoro di un membro dell’Accademia Filarmonica di Casale. Tale Nicolò Paganini che il 22 settembre 1836 ne veniva nominato Socio Onorario (ed è un po’ il motivo per cui si è scelto di aprire la stagione con un recital per violino solo). Manara esegue la quintessenza dell’arte violinistica di questa rockstar del XIX secolo che nel 1820 pubblicava i suoi 24 Capricci per violino, condensandovi tutto il virtuosismo e la tecnica di cui era capace. Ne eseguirà tre, ma ancora non ha svelato quali.

Chiusura del concerto, salvo più che probabili bis, con la “Partita n 2 in re Minore BWV 1004” di Bach. I tempi sono Allemande, Courante, Sarabande, Gigue, Chaconne. Composta nello stesso periodo e negli stessi luoghi delle Sonate con l’idea di moltiplicare uno strumento che può diventare persino la voce di un organo. La Ciaccona è considerata una delle vette di tutta l'arte strumentale di Bach.

Per saperne di più su concerto e programmi vi consigliamo l’ottimo sito www.musicainfilarmonica.it. Potete chiedere informazioni anche a info@musicainfilarmonica.it, o telefonando al 348.71.61.557.

Alberto Angelino.

FOTO. Manara (by Giulia Sirolli)