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Viaggi d'autore

Cocconato: Santa Maria della Consolazione
Queste le parti iniziali e finali del prossimo Viagggio d'autore (sul cartaceo venerdì)
Cocconato è forse il paese più alto della Diocesi. Per raggiungere la parrocchiale girate a destra prima della piazza principale. La chiesa è dedicata a Santa Maria della Consolazione, ricostruita su quella più antica, fu inaugurata nel 1689. Nel 1770 fu sopraelevato il campanile e poco dopo la metà del secolo successivo la chiesa venne ampliata di due campate e poi affrescata dal pittore Carlo Antonio Martini di Robella su disegni di don Edoardo Mentasti. L’imponente facciata neoclassica in cotto si apre sul sagrato in ciottoli che stato recentemente sistemato con rampa per disabili.
La chiesa venne consacrata nell’agosto 1860 dal vescovo di Casale, mons. Luigi Nazari di Calabiana. I danni alla volta negli anni Ottanta del secolo scorso comportarono la perdita di gran parte degli affreschi, di cui restano alcuni angeli scontornati dall’imbiancatura.
Sottoposta ad un completo restauro, la parrocchiale venne riconsacrata il 1° gennaio del 2000 dal vescovo di Casale, mons. Germano Zaccheo.....
In una nicchia sotto l'altar maggiore (scurolo in ferro battuto) si conserva un urna con le reliquie dei Santi Fausto e Felice, martiri della Legione Tebea.
Un paliotto tripartito raffigurante la «Pesca miracolosa» realizzato nel 1730 dallo scagliolista lombardo Pietro Antonio Guazzone, originario di Civenna, decora l’altare rivolto ai fedeli.
All’entrata a sinistra bellissima statua della Madonna del Rosario che conserva il baldacchino processionale (1751) opera di Giuseppe Maria e Stefano Maria Clemente.
L’organo, ottocentesco di Luigi e Giacomo Lingiardi di Pavia modificato alla fine del secolo, fu aggiornato e recentemente sottoposto a restauro, ha conservato la cassa lignea datata 170 e firmata da Maria Bonzanigo; ha 1760 canne.
A caccia di lapidi citiamo quella sepolcrale di don Eusebio Ferrante da Cavagnolo prevosto e vicario foraneo di Cavagnolo “amato e compianto da tutta la popolazione” scomparso il 21 giugno 1862 dopo aver retto la parrocchia 45 anni un mese e cinque giorni. Lapide dedicatoria poi per Antonio Petrino prima insegnante di belle lettere poi canonico della collegiata di Santhià e quindi amministratore della parrocchia di Cocconato cui si deve il merito dell’ampliamento consacrato dal vescovo Calabiana.
Ci han ricevuto per la visita il parroco don Igor Peruch (non lasciatevi ingannare dal nome è nato ad Alfiano Natta) e Maria Teresa Veronese (autrice di note storiche sulla parrocchiale con Monica Marello, Alessio Tabbia e Franco Zampicini).
Oltre alle notizie, la conclusione della visita in sagrestia ci fa trovare ottimo caffè e Torcetti di Cocconato della pasticceria Marco Perotto di corso Pinin Giachino. In ogni caso una bella chiesa, ben tenuta, visitabile il sabato e la domenica approfittando delle cerimonie religiose.
Luigi Angelino-Dionigi Roggero
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In preparazione Santa Lucia a Conzano, parrocchiale di Cantavenna, Morano Po.
FOTO. Cocconato, parrocchiale, interno, organo
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