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La storia della Brigata Casale (3)

Di Aldo Timossi - Venerdì 22 gennaio 1999 il tricolore sventola per l'ultima volta alla Bixio
Passando per denominazioni e dipendenze, in quasi quattro secoli di vita, i reparti “Monferrato” e “Casale” - ora brigata, ora reggimento, ora battaglione, ma sempre individuati dal colore delle mostrine come “i gialli del Calvario” - hanno operato su svariati teatri di guerra, da quelle di successione di Spagna (1701-13), Polonia (1733-35), Austria (1742-48), al conflitto franco-piemontese di fine Settecento, alle battaglie per l’Indipendenza italiana, agli interventi in Eritrea di fine Ottocento e Libia (1911-12), alle due Mondiali. La storia ricorda addirittura la collaborazione alla lotta contro il brigantaggio tra Lazio meridionale e Campania.
Molte le decorazioni, oltre alla medaglia d’oro per i fatti del Calvario, l’argento “per la bella condotta” tenuta nel Giugno 1859 durante la battaglia di San Martino; altro argento “per la splendida prova di valore data dal I Battaglione, resistendo con esemplare fermezza ad in violento attacco di sorpresa, passando poi con ammirevole slancio al contrattacco a fondo, che portò la completa distruzione dell’avversario (Derna, 17 settembre 1912)”; l’Ordine Militare d’Italia per il comportamento durante l’intero conflitto 1915-18, allorché “conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia”; infine la Croce di Guerra per il “generoso tributo di sangue e la prova di valore a sacrificio” sul fronte greco-albanese: Argirocastro, Kakavia, 18 - 22 aprile 1941.
Tra i “gialli” Caduti dell’11° durante la guerra 1915-18, due ufficiali monferrini, il Maggiore Ettore Osella di Odalengo Grande, e il Sottotenente Giuseppe Lustrissimi di Gabiano, vittime fin dai primi mesi di scontri, rispettivamente sul Podgora e sul Sabotino. Per Osella, medaglia d’argento al valor militare: “Mentre noncurante del bombardamento nemico preparava il suo reparto alla conquista della cresta, sorvegliando in prima linea l’opera degli esploratori rimaneva ucciso da una granata nemica – 19 Novembre 1915”.
Decisamente legato a Casale, lo stemma araldico dell’11°. Riporta (seppur speculari) le quattro B all’antica presenti nello scudo cittadino, nonché i colori rosso e argento che furono dell’antico Marchesato monferrino. Purtroppo non basta la storia per mantenere in città il glorioso reparto. Avendo chiuso nel 1990 le “casermette”, il Reggimento opera negli anni Novanta solo alla Bixio. Sono tempi di riforma, nascono figure nuove di militari, come i Volontari in ferma breve o annuale, e il 31 gennaio ’99 segna per il “Casale” lo scioglimento e la cancellazione dagli organici dell’Esercito, ufficialmente “il Battaglione cessa le sue attività”.
La cerimonia di congedo da Casale, venerdì 22 gennaio, quando la bandiera tricolore sventola per l’ultima volta nel piazzale della caserma Bixio, quindi viene arrotolata e riposta in un lungo fodero scuro, destinazione il Sacrario delle Bandiere al Vittoriano di Roma. Di quel giorno, un ricordo che ha valore di pur minimo documento storico: il giornalista Luigi Angelino, buon appassionato di filatelia, realizza una cartolina ricordo con timbro postale filatelico, e ottiene la firma autografa dell’ultimo comandante, Tenente Colonnello Adolfo Cocchetti.
Con il triste “silenzio fuori ordinanza”, risuonato in città la mezzanotte del 31 gennaio, non finisce però la memoria. A Casale è pienamente attiva l’associazione d’arma “11° Fanteria Casale”, presente anche sul web con un gruppo facebook (www.facebook.com/groups/11mocasale). Altro gruppo a livello nazionale (https://www.facebook.com/groups/98423707810/?locale=it_IT) raccoglie ex militari che pubblicano ricordi e trovano ex compagni di “naja”. E tra i commilitoni, come non ricordare nomi noti, tra tutti quello di Adriano Celentano, alla Bixio nel 1957, che qualche non giovane casalese rammenta di aver visto più volte ai tavolini del bar Vikingo durante la libera uscita.
Il rammarico è per la sorte del “casermone” e delle “casermette”. I primi allarmi, all’inizio degli anni Settanta del secolo scorso. Nel 1973, rispondendo ad interrogazione dei parlamentari Sisto e Traversa, il ministro della Difesa è chiaro: nel processo di contrazione del sistema militare, “rientra anche il CAR di Casale Monferrato, il quale subirà un ulteriore sostanziale ridimensionamento allorché sarà possibile estendere l’avvio delle reclute ai reparti operativi destinati a riceverle direttamente. Allo scopo, però, di non disattendere - nei limiti consentiti - le giustificate aspirazioni locali, è previsto il trasferimento in città di altri reparti che utilizzeranno integralmente le caserme ora occupate dall’11° rgt.f. (CAR)”. Nel 1996 il deputato Eugenio Viale e nel 2015 il collega Fabio Lavagno ripropongono il problema, quando inizia a diffondersi la sensazione che per Casale finirà il viavai delle divise.
Ad oggi Bixio e Mazza sono sprangate, dopo svariate ipotesi per l’utilizzo, finite nel vento, come quella nata nel 2005 di farne un’auspicata seconda sede di Corte d’Appello del Piemonte. Tra le idee degli ultimi anni, adibire la Bixio a carcere modello, e in tale prospettiva già dal 2019 l’edificio è stato consegnato dal Demanio al Ministero della Giustizia. Intanto, il compendio si ammalora anche se il Comune rifà le coperture(per la Bixio 24 mila metri) scelta obbligata visto che erano di Eternit.. Chi ha giurato (quante cerimonie con l’aiutante maggiore col Giorgio Mantillaro, nota di Angelino) e vestito la divisa tra quelle mura, arriva a Casale per vedere la sua vecchia caserma, trova un portone a vetri sbarrato, sbircia dentro e vede rovine, gira intorno cercando di individuare tra le costruzioni la camerata, la mensa, la palazzina comando. Se ne va con un certo magone, che trasferisce sui social. Poveri “gialli del Calvario”, ancora oggi, metaforicamente, in trincea!
Aldo Timossi (3 fine)
FOTO: 1999: caserma Bixio, si arrotola il tricolore; è la fine della storia militare di Casale (f. Luigi Angelino)