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Alessandrini ed Aleramici in Sicilia, sulle tracce di un’emigrazione medievale dimenticata

Alla Diocesi di Alessandria domenica 12 novembre

Sarà dedicato alla riscoperta della presenza degli Alessandrini e degli Aleramici giunti in Sicilia in epoca medievale, la Conferenza che si terrà presso la Chiesa di San Giacomo della Vittoria, via San Giacomo delle Vittoria n. 56, Alessandria - domenica 12 novembre 2017 con inizio alle ore 17,30.

L’Incontro, dedicato al tema 'Alessandrini ed Aleramici in Sicilia, sulle tracce di un’emigrazione medievale dimenticata' è ospitato dalla Diocesi di Alessandria ed organizzato dalla Associazione “SpazioIdea” con la collaborazione del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” e rientra tra le iniziative previste dal progetto Aleramici in Sicilia che può contare su autorevoli patrocini tra cui quelli della Regione Piemonte, della Regione Siciliana, della Regione Liguria, del Consiglio Regionale del Piemonte, dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato, della Fondazione UNESCO Sicilia. L’incontro ha la collaborazione del Circolo Provinciale della Stampa e dell’Officina Solidale.

 

La Conferenza sarà tenuta da Roberto Maestri, presidente del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” e coordinatore del progetto Aleramici in Sicilia.

 

L’incontro – sottolinea Roberto Maestri – prende spunto dai legami tra gli Aleramici e la Sicilia, che risultano assai più complessi ed articolati rispetto a quanto potrebbe apparire ad una prima analisi superficiale.

I collegamenti risalgono all’XI secolo, quando nobili, coloni e soldati provenienti dalla Marca Aleramica (comprendente il Monferrato, le Langhe e il Savonese), e piccole aree occidentali della Lombardia e dell’Emilia, raggiungono la Sicilia. Il processo migratorio assume particolare rilievo per la presenza degli esponenti di alcune importanti famiglie feudali Aleramiche: i del Vasto, gli Agliano, i Del Carretto, gli Incisa; oltre alla presenza, per esigenze militari e diplomatiche, dei Marchesi di Monferrato, all’epoca impegnati anche in Terrasanta per la difesa del Regno di Gerusalemme.

Nel corso della seconda metà del XIV secolo si verifica un ulteriore flusso migratorio che coinvolge l’Alessandrino, il Tortonese e l’Oltrepò.

Viene così a formarsi un’isola linguistica Gallo-italica all’interno della Sicilia che è definita come Sicilia lombarda o Lombardia siciliana.

Particolarmente curiosa appare la vicenda degli Alessandrini che si stanziarono a Corleone, città antichissima ma quasi spopolatasi durante la dominazione dei Normanni. Attraverso le pergamene conservate presso l’Archivio di Stato di Palermo – provenienti principalmente dal del monastero di Santa Maria del Bosco di Calatamauro - è stata avviata una prima indagine per ricostruire la presenza degli alessandrini nel cuore della Sicilia.

L’incontro di Alessandria rappresenta quindi un’importante occasione per promuovere un percorso di rilievo europeo: nel corso dei secoli gli Aleramici si confrontarono con Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi… conservando una loro identità ma dimostrandosi sempre aperti al confronto con altre culture. L’appuntamento costituisce una tappa di un percorso che si svilupperà, nei prossimi mesi, in Piemonte in Sicilia ed in Liguria offrendo quindi spunti di approfondimento tra terre, lontane geograficamente ma, con importanti punti di contatto non solo storici.

Il progetto non intende limitarsi alla riscoperta e alla valorizzazione dei legami storici tra i territori, ma auspica di diventare anche un’opportunità per lo sviluppo di progetti in ambito turistico ed enogastronomico (in particolare riguardanti il vino) sotto l’egida dei siti UNESCO de 'I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e della Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale'; è inoltre importante ricordare che Palermo è stata proclamata 'Capitale Italiana della Cultura 2018'.

L’appuntamento rientra nell’ambito delle proposte curate da “I Marchesi del Monferrato” e sostenute dalla Regione Piemonte, dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalla Fondazione Cassa CRT e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

FOTO. Randazzo, dove nel Medioevo si stabilirono i coloni provenienti dal Nord Italia