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Paolo Desana: la storia di due vite

La presentazione venerdì al salotto letterario di Aperture sull’Arte in via Luparia

“Paolo Desana: la storia di due vite” è stato presentato venerdì al salotto letterario di Aperture sull’Arte in via Luparia dall’autore, Andrea, figlio di Paolo (ma bisogna ricordare anche la mamma Lena Rossini) e da Wanda Gallo archivista con Francesco Benatti del Centro di Documentazione della DOC al Castello (creatura di Andrea) che ha appena avuto il riconoscimento  da parte del Ministero della Cultura di “Bene di interesse Storico particolarmente importante”. Nel libro la tragedia dei lager che Paolo, da militare, conobbe direttamente per aver rifiutato categoricamente di collaborare col nazifascismo: una prima Resistenza poco conosciuta quella degli IMI, internati militari, 650mila, la cui figura giuridica venerdì è stata ben illustrata dal prof. Bonelli. IMI che Andrea sta ricordando con varie iniziative come la fondazione “Li riporteremo a casa in Monferrato”, fondata nel 2017 e il famedio al cimitero. 

Tornando a Paolo Desana lo troviamo senatore (grande battaglia in Val Cerrina...) e siamo alla storia: 1963 quando venne approvata la sua legge sulla DOC dei vini con relativa costituzione del Comitato nazionale per la tutela delle denominazioni di origine. Dall’approvazione di quella legge, con Paolo Desana presidente del Comitato, vengono approvate ben 260 qualità di DOC e sorgono 123 Consorzi di tutela delle territorialità e delle peculiarità della nostra penisola. Da aggiungere ancora venerdì gli interventi degli editori Pier Augusto Mesturini ed Alessandra Bozzo e del padrone di casa Jonny Zaffiro. L.A.

(foto Angelino)