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Marinella Venegoni al PeM!
Martedì a San Salvatore intervistata da Deregibus
“C’era una volta il Festival di Sanremo con 500 giornalisti della carta stampata alla sala stampa dell’Ariston (il Covid ne ha cacciato una piccola parte al Casinò, ma forse si torna, ndr), la bravura di Pippo Baudo che di musica se ne intendeva...”. Questi i brillanti commenti di chi di Festival ne ha seguiti 41: Marinella Venegoni, giornalista de La Stampa ospite martedì sera a PeM! (Festival Musiche e Parole) numero 18 in una affollata sala polifunzionale del Palazzo comunale di San Salvatore. Dopo il saluto del sindaco Corrado Tagliabue (“Siamo orgogliosi di aver fatto nascere questa manifestazione nata come Parole e Musica in Monferrato su idea di Riccardo Massola...”), Enrico Deregibus, direttore artistico di PeM!, ha dato il via all’intervista inframmezzata da video storici (eccezionale un battibecco della Venegoni con Carmello Bene) e dall’incontro con Linda Antosiano, in arte “Linn“, la vincitrice del Pem Music Contest al Country Sport Village di Mirabello (e “vittima” di consigli per tutta la sera dall’ospite d’onore).
Tornando all’intervista e alle risposte alle numerose domande dal pubblico (tra i presenti Lilia Ariotti sua compagna di banco al Liceo casalese), dice la Venegoni: “I critici musicali -razza in estinzione- non devono avere amici...”, anche se svela che si è trovata in sintonia sempre con Battiato e Vasco Rossi passando poi a difendere il concerto di Paolo Conte alla Scala (“classe 1937, mi ha emozionato fino alle lacrime”). Pessimista sull’oggi, (ma en passant salva la cantante e rapper Madame “non ha prosopopea”), sui filtri degli uffici stampa, anche sulla attuale conduzione del Festival, rimane una ragazza del rock (si illumina quando cita Bob Dylan “l’ho intervistato sul Lago di Garda”), sempre di passaggio ha conosciuto pure un Sinatra a fine carriera (“noioso”)
Questa regina dei cronisti musicali non è solo (giustamente) tranchant, nel 2013, come ricorda Deregibus, ha regalato alla Tesoriera di Torino 27 mila dischi “Un camion e ora gli regalerò il resto”. Rimane in noi l’auspicio di leggere in un libro tutti i suoi incontri e scontri (“con la Pausini non ci parliamo da dieci anni...”) e aneddoti (“senza Angelino sarei morta di fame...”, allusione al fatto che le tenevamo il posto-cena al Festival, eran sempre cinquecento...).
L. Angelino
FOTO. La Venegoni al termine dell'incontro di martedì 'posa' col sindaco di San Salvatore (f. ellea)