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Eroi della Grande Guerra

Proseguono a Moncalvo gli incontri per i cento anni dalla fine della Grande Guerra. Presso la Biblioteca civica, Maurizio Lanza, ex Colonnello dell’Aeronautica militare, ha presentato il suo ultimo lavoro Eroi della Grande Guerra edito da Team Service.
Una ricerca storiografica molto dettagliata e inedita che racconta le vicende eroiche dei militari provenienti dalla provincia di Asti durante la Prima Guerra Mondiale. Sono sette i decorati con medaglia d’oro e trecento con medaglia d’argento. Tanti sono del Monferrato astigiano.
“Si dice che i caduti non muoiono sui campi di battaglia – ha spiegato il sindaco Aldo Fara nel presentare l’autore – ma quando essi sono dimenticati. Lanza ha fatto proprio questo: ne ha fissato per sempre in un libro la memoria”.
Nel volume ogni decorato ha una propria biografia in cui sono descritte le azioni di guerra e il dramma che ne conseguiva: gli attacchi suicidi, la tragedia della trincea, la disperazione nel vedere i propri compagni uccisi, e, ancora, lo strazio e le urla dei feriti.
L’autore ha raccontato il moncalvese Carlo Montanari (1863-1915), maggiore generale, insignito della medaglia d’oro, ricordandone il profilo biografico e la morte sul campo di battaglia. Montanari fu destinato a comandare la Brigata Forlì, sul Medio Isonzo, il fiume che segnava la prima linea e che nelle intenzioni del generale Cadorna sarebbe stato presto oltrepassato, portando così le nostre truppe alla conquista di Vienna.
“La Brigata guidata da Montanari aveva da poco conquistato il costone di Zagora – ha spiegato Lanza con l’aiuto di alcune immagini - considerato ottimo avamposto per un successivo attacco alle postazioni austriache. Il 18 ottobre 1915 aveva inizio la terza battaglia dell’Isonzo e la brigata comandata da Montanari avanzò dapprima nel vallone di Paljevo, conquistando Globna; in seguito attaccò più volte le posizioni nemiche, senza tuttavia espugnarle. Il 2 novembre riuscì a occupare il caseggiato di Zagora, al di là dell’Isonzo. Fu proprio qui, nei pressi del ponte di Plava, che il 5 novembre 1915 il generale Montanari, appoggiato a un parapetto per programmare un futuro attacco, fu colpito da un cecchino austriaco”.
Anche il nostro giornale, il Monferrato, ne ricordò la caduta sul campo, con un articolo pubblicato il 14 novembre 1915 intitolato «Un generale monferrino caduto sul campo dell’onore».
Un altro personaggio del nostro territorio di cui si parla nel libro è Vittorio Montiglio (1903 – 1929), definito l’“eroe fanciullo”. Nato a Valpariso, in Cile, era vissuto a Casorzo. Non ancora quindicenne si imbarcò di nascosto dalla famiglia e partì alla volta dell’Italia per combattere nella Grande Guerra. “Raggiunta la casa dei nonni a Casorzo – ha detto Lanza – il ragazzo andrà poi a Casale e, mentendo sull’età, riuscirà a farsi arruolare. Dopo aver chiesto il trasferimento finirà al fronte, partecipando a ben 43 pattuglie notturne, 12 colpi di mano e 5 azioni importanti, guadagnandosi così l’incondizionata stima dei commilitoni e la medaglia d’oro al valore militare”.
L’autore, nel concludere l’incontro, ha voluto sottolineare con forza la motivazione di del suo lavoro: “La nostra speranza – ha detto – è che i nostri ragazzi non vivano mai quello che hanno vissuto i ragazzi di cento anni fa”.
Il prossimo appuntamento alla Biblioteca civica di Moncalvo è previsto per sabato 24 novembre con la presentazione del libro Moncalvo nelle guerra del Novecento (132 pagine, Edito da Città del silenzio, 2018) di Andrea Spagni. A presentare il volume ci sarà Alessandro Allemano, storico e curatore del Museo Badogliano di Grazzano che ha scritto l’introduzione al testo.
Alessandro Anselmo
FOTO. Carlo Montanari