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L'aviazione a Casale (5)

Di Aldo Timossi - Il finanziamento Enac del 2010 - Accordo con Alenia - Da Deambrosis a Panelli

Passano anni nei quali si ripetono significative manifestazioni: non mancano le mongolfiere (dal 1984), gli ultraleggeri (1985), gli spettacolari record di paracadutismo, il volo acrobatico (dal 1987, quando è presidente Sandro Deambrosi, con vice Giovanni Buzzi).

Nel Giugno ’93, volo della memoria di due Piper PA-28 verso la Grecia e le isole egee, con scali a Corfù, Atene, Rodi, Santorini; “non solo note località turistiche - spiega il comandante Domenico Conti organizzatore del raid - ma anche luoghi dove combatterono gli aviatori italiani durante la seconda guerra mondiale, e tra essi alcuni sono soci del nostro Aero Club e ci hanno suggerito per primi l'idea del raid, per cui il volo assume anche il valore di doveroso pellegrinaggio”.

Fiammata di entusiasmo e ottimismo nel 1993. Carlo Gaiero, presidente di “Avianord 85 Aeroservizi S.r.l” società di manutenzione aerea che dall’85 opera al “Cappa” (dove ha costruito due nuovi hangar), inizia la gestione di due velivoli antincendio Dromader M18B e un biplano Antonov An-2, acquistati in Polonia per 400 milioni. Arrivano al “Cappa” a metà Ottobre. L’aeroporto casalese potrà averne vantaggio, diventando Base Locale Operativa dalla quale gli aerei partiranno per dislocarsi su campi più vicini alle zone d’intervento. La società arriva ad un capitale sociale di un miliardo di lire, ma per operare servono commesse dalla Protezione Civile nazionale, che arriveranno in misura trascurabile, e nel 2004 la società dovrà chiudere.

Pare cosa fatta - primavera 1994 - la stesa di asfalto sul mezzo chilometro di pista, lavori affidati alla ditta Verardi di Morano Po, spesa 180 milioni dalle casse dell’Aero Club; il presidente Deambrosis avverte che servono approvazioni dalla Circoscrizione aeroportuale e dal Ministero, ma “i lavori potrebbero incominciare già nell’autunno”. Arriva la drammatica alluvione d’inizio Novembre, e travolge anche il progetto.

Si superano nel dialogo ripetuti momenti di contrasto con il Comune, causati dall’inquinamento acustico degli aerei che inanellano ripetuti vortici sulla città per portare i paracadutisti alle quota di lancio, 4/5mila metri. Interviene anche il Giudice, che sentenzia la mancata competenza del Sindaco.

L’ottantesimo del Volo su Vienna vede il Club insieme a Fly Story Pescara (la patria di D'Annunzio, presidente Eugenio Sirolli) impegnato nell’Agosto ’98 con ben tre velivoli, da Casale alla capitale austriaca, con diversi scali intermedi, per un totale di 2.200 km e circa 11 ore in volo. Luigi Angelino - sarà partecipe della quasi totalità delle decine di successivi viaggi, che meriterebbero un lungo capitolo tutto loro, un libro, come storia non cancellabile dell’azzurro casalese - annota: “L’organizzazione del volo da parte dell’Aereo Club Palli è stata perfetta, a dimostrazione di una notevole esperienza e professionalità”.

Il nuovo Millennio vede arrivare al “Cappa” una sofisticata centralina meteo, importante per i voli dell’Aero Club. Riprende vigore la speranza di un potenziamento della struttura, pur se la condizione resta quella di avere una pista in asfalto: molti piloti evitano piste in terra/erba per possibili danni al carrello. La riprova: a Maggio del 2002 dovrebbero fare scalo due pesanti trimotori Junkers Ju 52 D elvetici, ma la pioggia ha reso pesante la pista e sconsigliato l’atterraggio. Finirà “buca” anche tre anni più tardi, quando la mancanza di idonee attrezzature antincendio farà dirottare a Cuneo uno Junkers Ju 88 con 18 passeggeri.

Dopo un ventennio di presidenza Deambrosis, la primavera 2005 vede al vertice del club Giancarlo Panelli. Inizia con una novità, la collaborazione con la società Avioservizi per organizzare corsi teorico - pratici atti al conseguimento della licenza di pilota privato di elicottero. Prosegue l’impegno per far restituire a Casale dal Museo Caproni di Trento il “Balilla” di Palli, aereo rarissimo; tra le ipotesi si pensa di ospitarlo in una teca di vetro all’interno dell’aeroporto.

Tempi di intensa attività. Si collabora con il Comune per approvare il “Piano di rischio derivante dall'attività aeronautica”; le attività della fu “Avianord 85”, compresi i Dromader e l'Antonov, sono rilevate nel 2006 dalla società NH&MM, attiva nel settore della manutenzione velivoli e del lavoro aereo.

Dal 2009 opera sul “Cappa” la “Alpitrans Elicotteri Srl”, lavoro aereo; nel 2012 diviene operativa la scuola di volo per pilota privato di elicottero gestita dalla società “Eliexpress”; proseguono i lanci dell’Accademia paracadutistica “Area Delta 47”; si ripete ogni anno la simpatica iniziativa del battesimo dell’aria per giovani diversamente abili delle province di Alessandria, Genova e La Spezia, appartenenti al distretto 108 del Lions Club; c’è l’adesione alla società di promozione turistica “MonDO”, e il presidente Panelli esprime soddisfazione per “la nuova partnership, segno del forte legame tra aeroporto e territorio”.

L’estate del 2010 porta grandi speranze. L’Ente Nazionale Aviazione Civile-ENAC destina al potenziamento dell’aeroporto un budget di ben 1.100.000 euro. Partono a Maggio dell’anno dopo i lavori di recinzione dello scalo (223.500 euro) e soprattutto rinasce l’illusione che sia la volta buona per sistemare la pista, forse addirittura in cemento.

Il 25 luglio 2012, Leonardo-Finmeccanica annuncia che “Alenia Aermacchi utilizzerà la pista in erba di 1.150 m. dell’aeroporto Francesco Cappa di Casale Monferrato, per il training di piloti e per dimostrazioni di capacità operative con il velivolo da trasporto tattico C-27J. Alenia Aermacchi e l’Aero Club Palli hanno recentemente definito un accordo di collaborazione. Per questo tipo di attività quella di Casale Monferrato è una pista perfetta”.

L’Alenia Aermacchi C-27J Spartan è un robusto velivolo militare da trasporto tattico, derivato dal G.222, ma in grado di effettuare vere e proprie manovre acrobatiche come looping e tonneau (macchina “di casa” per questo Autore: in famiglia una figlia ci lavora e un comandante-istruttore vola nei Paesi di mezzo mondo dove lo Spartan è utilizzato, dal Kenya al Turkmenistan, all’Australia). Per i primi voli di prova, bisognerà però attendere l’autunno 2014.

aldo timossi (5 - continua)

FOTO.  Aermacchi C-27J Spartan in atterraggio (novembre 2016) al Cappa di Casale (foto Luigi Angelino)