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Trionfo di “fubinesità” antica, moderna e contemporanea

Corti nei cortili promosso dalla Compagnia Teatrale Fubinese

Trionfo di “fubinesità” antica, moderna e contemporanea in scena questo sabato.

Ha ottenuto un notevole successo e una larga accoglienza di pubblico “Corti nei Cortili”, lo spettacolo “on the way” promosso dalla Compagnia Teatrale Fubinese che quest’anno spegne 42 candeline di attività.

Ironia, fantasia ma rigorosa fedeltà storica hanno contraddistinto la pièce itinerante che ha condotto, fino a tarda serata, gli spettatori a scoprire, conoscere e approfondire i personaggi più illustri e le rispettive opere e vicende capaci di donare al loro borgo natio o d’origine lustro, fama e onore: nomi, storie e imprese impresse nella toponomastica locale e, per una sera, rievocate senza “soluzione di continuità” dal team di autori, attori e musicisti della Compagnia Teatrale.

La sequenza ininterrotta di performance “Corti nei Cortili” ha debuttato a Casa Pane, affacciata su Piazza Colombo, e attraversando le tappe presso la camminata panoramica della “Cariangela”, gli ambienti esterni di Palazzo Bricherasio e il B&B “Casa di Giulia”, ha fatto calare il sipario con il “gran finale” nel cortile della famiglia Pellizzari dove la Corale Gian Pietro Torri, diretta da Carla Spano e accompagnata alla tastiera da Davide Longo, ha salutato il pubblico sulle note dell’inno risorgimentale “La Coccarda”, scritto dal poeta, giornalista, scrittore, insegnante e parlamentare fubinese classe 1821 Giuseppe Bertoldi. Il brano, inserito nella raccolta “Prima e dopo dello Statuto”, risalente all’alba dell’unificazione nazionale, è considerato dai locali come un lavoro che non ha, purtroppo, retto il confronto con il “rivale”, il ben più celebre Canto degli Italiani di Goffredo Mameli.

Prima di Giuseppe Bertoldi hanno fatto capolino nell’itinerario teatrale il patrono San Cristoforo – celebrato il 25 luglio, i benefattori Pietro Robotti – emigrato a New York, non si dimenticò del paese natio e donò l’edificio scolastico, con la moglie Francesca, il Capitano di Stato Maggiore, eroe delle Guerre di Indipendenza e quindi Senatore del Regno d’Italia sotto il Governo Crispi Teresio Bocca e il Conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, fondatore della Fiat e dell’Automobil Club, di idee socialiste, prematuramente scomparso in circostanze misteriose al Castello di Agliè. Ancora, si sono affiancati Michele Pavaranza il quale, a fine 1500, "salvò" la giurisdizione di Fubine versando 1500 scudi d’oro al Duca di Monferrato Vincenzo I Gonzaga, Pietro Longo, vittima a Torino della violenza squadrista che dopo la Marcia su Roma del 1922 puntava il manganello contro il figlio attivista del PCI, il navigatore Michele Balestrero, ritenuto tra i compagni di Cristoforo Colombo: infine, l’ingegnere classe 1849 Crescentino Caselli portò a compimento, nel capoluogo sabaudo, la Mole Antonelliana, partecipò al restauro di Palazzo Madama e si rese protagonista nel Monferrato di numerosi capolavori, fra cui la Cupola Monumentale della Parrocchiale di S. Eusebio a Camagna.

Eccezionalmente, nei segmenti dedicati alla memoria di Teresio Bocca e Michele Pavaranza, in scena entrambi nel cortile di Palazzo Bricherasio, hanno partecipato, rispettivamente, gli alunni della Scuola Primaria, coinvolti in un programma didattico-formativo sull’arte coreutica proposto dalla stessa Compagnia, e gli ospiti della locale Residenza per anziani che aderiscono al progetto “Per mano nel vuoto”, sostenuto dalla Fondazione Solidal e con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Il pubblico ha inoltre applaudito la canzone “Novecento”, appositamente scritta da Massimo Brusasco e Massimo Faletti e interpretata a Casa Pane da Maurizio Ferrari e dallo stesso Faletti a coronamento dell’omaggio a Pietro e Francesca Longo.

La serata itinerante di “Corti nei Cortili” è stata anticipata dall’arrivo nel borgo di una delegazione di circa 100 biker, provenienti in parte da Francia e Belgio, che hanno preso parte nel weekend alla “tour-de-force” del 78° Motoraduno Internazionale “Madonnina dei Centauri” di Alessandria e Castellazzo Bormida. Il collettivo, accolto dal Sindaco Lino Pettazzi, ha visitato gli Infernot e le aziende locali e ha partecipato a un pranzo organizzato dalla Pro Loco nei Campi Cerrina prima di ripartire alla volta dei comuni inclusi nel giro turistico inserito nel cartellone della celebre kermesse promossa dal Motoclub Madonnina dei Centauri.

Altrettanti circa 100 commensali hanno aderito, invece, all’Apericena per l’Emilia, iniziativa a sostegno della popolazione del Comune riminese di San Leo, duramente provata dall’alluvione dello scorso maggio. A realizzare il momento conviviale ha provveduto un tandem benefico di tutte le 14 associazioni operative nel paese – Pro Loco, Banda Musicale Fubinese, Avis, ANPI, Croce Rossa, Gruppo Alpini, L’Abbraccio, Scuola Karate, Fondazione Francesca e Pietro Robotti d’Italia, Fubine Sport Village, FubineSiAmo, La Crescentina Laboratorio per l’Arte, cui si aggiungono l’Amministrazione Comunale e Compagnia Teatrale. È prevista nei prossimi giorni la vista del Primo Cittadino Lino Pettazzi a San Leo durante la quale consegnerà il ricavato dell’iniziativa al suo omologo romagnolo Leonardo Bindi, collegatosi in videoconferenza durante l’apericena per ringraziare i donatori.

Paolo Giorcelli