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Mimmo Càndito. La storia di un super eroe

Libro di Carandini, presentazione mercoledì 26 agosto, alle ore 21 all’Arena Carducci di Valenza

“Avevo solo tredici mesi quando con mio fratello, mamma, papà e nonni materni ci imbarcammo su un piroscafo dal porto di Tripoli destinazione Napoli e poi in treno per Valenza”.

É l’aneddoto che Maurizio Carandini, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Valenza A (che accoglie anche i plessi di ogni ordine e grado di San Salvatore, Castelletto Monferrato e, a partire proprio da settembre, anche di Bassignana), ha riportato alla memoria come incipit della prefazione della sua prima fatica letteraria, “Mimmo Càndito. La storia di un super eroe”, edito da Grappolo di Libri (prezzo di copertina 13 euro) e già in distribuzione a scuola (per informazioni ulteriori è possibile rivolgersi al numero 0131 941206) oltre che, per adesso, la cartolibreria Giordano, che verrà presentato   mercoledì 26 agosto, alle ore 21 all’Arena Carducci di Valenza (in caso di maltempo al centro polifunzionale San Rocco) con il collegamento video di Marinella Venegoni (vedova di Càndito, nda), la moderatrice Saida Corsini e il vice sindaco (e candidato alla poltrona di primo cittadino) Luca Ballerini. “Forse per questo ‘mal d’Africa’ insito nel mio Dna fondai nel 2009 il Centro Studi Internazionali di Geopolitica (Cestingeo, nda) e grazie all’amico fraterno Riccardo Redaelli conobbi e invitai Mimmo Càndito a Valenza, il 18 febbraio del 2016, per un seminario dal titolo ‘Con la guerra negli occhi – I reporter di guerra’. Fu, come si suol dire, amore a prima vista. Il suo intervento strappò applausi a scena aperta perché era vero e carico di entusiasmo, caratteristiche tipiche di un uomo che aveva sfidato la morte nel lavoro e nella vita”. L’incontro in questione fu ospitato al centro polifunzionale San Rocco di Valenza, con l’intervento altresì di Fausto Biloslavo de Il Giornale e quello, in diretta telefonica, di Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera. “Mimmo ci lasciò troppo presto  prosegue Maurizio Carandini – e così un giorno nel 2018 chiamai al telefono sua moglie, Marinella Venegoni: non ricordo cose le dissi, nella totale tracimazione delle parole, ma ebbi chiaro nella mia mente una cosa importante: volevo allestire una mostra dedicata a Mimmo”. Così partì il progetto dell’esposizione, in anteprima nazionale e nell’ambito delle varie iniziative promosse in occasione del decimo anniversario di fondazione di Cestingeo, a Palazzo Valentino, sede del Centro Comunale di Cultura, che venne poi replicata, alla presenza della vedova del giornalista, Marinella Venegoni, a Casale Monferrato, al liceo Balbo, istituto in prima linea nella rete di Cestingeo, ma anche a Cuneo, prima che le disposizioni restrittive in materia di Covid abbiano impedito di proseguire. “Mimmo per me era ed è un super eroe e i giovani devono poterlo conoscere – ha aggiunto il preside casalese – e così ho scritto di getto pensieri, parole ed un piccolo racconto dedicato a Mimmo. Mi ritengo un uomo fortunato per averlo conosciuto e per aver fatto un piccolo tratto di strada insieme a lui”. Il piccolo volume consta di nove capitoli con le illustrazioni e la copertina realizzate da Elena Gambetta, insegnante presso l’istituto valenzana. Una cerimonia di presentazione ufficiale del volume è prevista a Valenza, nelle iniziative all’aperto dell’Arena Carducci, nella serata di mercoledì 26 agosto; un secondo evento è previsto invece in autunno a Crescentino in occasione della riproposizione della mostra “Con la guerra negli occhi. Memorie fotografiche di un reporter di guerra” dedicato alle fotografie inedite del giornalista de La Stampa. “Mimmo Càndito è stato mio marito per quarantaquattro lunghi anni – si legge nella postfazione di Marinella Venegoni – ma non saremo stati insieme, in tutto, nemmeno ventidue. Era sempre in viaggio, in loghi non molto rassicuranti anche se i nomi, Kabul, Dahran, Kigali capitale del Rwanda, Tripoli, Misurata e tanti altri, erano suonati tanto tempo prima esotici. Io sapevo bene che non andava a divertirsi. Prima di partire lasciava tutto in ordine, le sue carte, le sue cose: e io sapevo che così faceva perché ‘non si sa mai’, nel senso che uno che va in quei posti lì il pericolo lo corre, e potrebbe pure restarci”. Giornalista e docente universitario di Linguaggio giornalistico, Mimmo Càndito è stato corrispondente di guerra in Iraq, Medio Oriente, Asia, Africa e Sudamerica: ha seguito, fra l’altro, l’invasione sovietica dell’Afghanistan, la guerra Iran-Iraq, le due guerre del Golfo e quella di Libia. Fra i suoi libri, ‘Professione reporter di guerra’ (Baldini&Castoldi, 2000), ‘L’apocalisse Saddam’ (Baldini&Castoldi, 2002), ‘I reporter di guerra’ (Dalai, 2002).    

M. Cas.  

FOTO. Inaugurazione della mostra dedicata a Mimmo Candito al Balbo di Casale con Carandini e Marinella Venegoni