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Una lapide ricorda gli avvocati ebrei cancellati dagli Albi nel 1939
Cerimonia in Comune, poi sarà posizionata all’esterno del Palazzo Santa Croce
Larga partecipazione oggi, mercoledì mattina, nella Sala consiliare del Comune (palazzo Sangiorgio) alla presentazione di una grande targa in ricordo degli avvocati ebrei di Casale Monferrato cancellati dagli Albi professionali nel 1939. Il 30 novembre sarà installata all’esterno del Palazzo Santa Croce, già sede della Corte d’Assise di Casale Monferrato.
Con l’emanazione del Regio Decreto Legge numero 1054 del 29 giugno 1939 (una delle cd. leggi razziali), infatti, venne dettata una speciale “Disciplina per l’esercizio delle professioni da parte dei cittadini di razza ebraica” che disponeva la cancellazione degli ebrei dagli Albi degli Avvocati e dei Registri dei Praticanti Avvocati presso i Tribunali italiani.
In applicazione di questa legge, vennero cancellati dall’Albo degli Avvocati del Foro di Casale Monferrato gli avvocati Giuseppe Ottolenghi ed Eugenio Ortona, il procuratore Franco Levi e i dottori Renato Morello, Silvio Ortona e Camillo Ottolenghi, i quali persero così il diritto al libero esercizio della professione forense. Analogamente fu cancellato dall'Albo degli Avvocati del Foro di Vercelli l'avvocato Vittorio Cingoli.
La cerimonia a Casale è stata presieduta dal consigliere comunale Tiziano Allera, in rappresentanza del sindaco Federico Riboldi, indisposto, del quale è stato letto un messaggio «Ringrazio a nome dell’Amministrazione comunale l’Ordine degli Avvocati di Vercelli, la Comunità Ebraica di Casale Monferrato e il Presidente del Tribunale di Vercelli. Un particolare ringraziamento va anche all’Associazione L’Avvocatura Casalese, costituita a seguito della soppressione dell’Ordine degli Avvocati di Casale Monferrato, che ha fattivamente collaborato all’evento reperendo nei locali dell’ex Palazzo di Giustizia di Casale Monferrato la preziosa documentazione storica che certifica quanto accadde, nel 1939, nel Foro casalese a seguito della promulgazione delle esecrate leggi razziali. Con questa iniziativa vogliamo rendere perenne il ricordo di una triste pagina della storia d’Italia e della nostra città».
Poi gli interventi di Danilo Cerrato, casalese, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Vercelli, Elio Carmi, presidente della Comunità Ebraica di Casale Monferrato, dei parenti degli epurati Adriana Torre Ottolenghi, Laura Ottolenghi, figlia di Giuseppe e Joseph Ottolenghi (figlio di Adriana) uniti nel sottolineare l’importanza dell’evento a 83 anni dal diktat e in periodo di tensioni mondiali. Conclusione per Enrica Bertolotto (magistratura) e Stefania Fusano (avvocatura)
Aggiungiamo che Giulio Disegni, vice presidente Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e consigliere dell’Age - Associazione italiana Giuristi e Avvocati Ebrei, ha voluto spiegare il valore dell’iniziativa: «La vergogna delle leggi razziali non risparmiò nessun lavoratore nessuna professione Gli avvocati ebrei al pari di ogni altro professionista ebreo furono esclusi dal lavoro e dalla vita sociale semplicemente perché di altro credo religioso e oggi è un dovere ricordarli perché quello strappo sia conosciuto dai più e serva di monito perenne».
Questo il testo della targa casalese: Il Regio Decreto Legge n, 1054 del 29 giugno 1939 vietò agli avvocati ebrei l’esercizio della libera professione. Gli Avvocati di Casale Monferrato e di Vercelli / rendono omaggio alla memoria dei Colleghi / Vittorio Cingoli - Franco Levi - Renato Morello - Eugenio Ortona - Silvio Ortona - Camillo Ottolenghi - Giorgio Ottolenghi / La barbarie delle leggi razziali / li escluse dall’avvocatura e li cancellò dall’Albo / solo perché ebrei.
Luigi Angelino
FOTO. L'intervento dell'avv. Cerrato