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Personaggi: Gennaro Fardello

Nel "casermone" fece il Figaro per Nino La Rocca

È doveroso accostarsi alla famosa cavatina  (Figaro qua...) del Barbiere di Siviglia, opera lirica composta inizialmente da Paisiello e successivamente oscurata dal rifacimento di Rossini per raccontare la storia originale del coiffeur maschile molto discreto e ricercato Gennaro Fardello, operativo nella bottega di via Roma a Casale Monferrato.

L'entrata in scena di Figaro rappresentava il factotum della città, il tuttofare di un tempo che non solo si limitava a soddisfare i clienti con barba e capelli ma distribuiva consigli medici, dentistici, speziali, acconciava parrucche e recepiva messaggi per favorire incontri galanti. La fortuna di Gennaro, di origine napoletana, ebbe inizio nel 1981 quando il cognato maresciallo dell'esercito Antonio Fardello lo chiamò per sostituire il barbiere delle reclute prossimo alla pensione.

Arrivato a Casale fu alloggiato nel "casermone" del XI battaglione di fanteria nato come Brigata del Monferrato, il reggimento del Ducato di Savoia. Era sede dal 1958 del CAR, il centro addestramento reclute che poteva ospitare annualmente circa 12000 soldati. Sotto alle sue forbici passò il pugile malese Nino La Rocca classe 1959, arruolato dopo che il presidente Pertini gli concesse la cittadinanza italiana nel 1983.

Degli 80 incontri disputati vinse 54 volte per KO con sole sei sconfitte, campione europeo dei pesi welter nel 1989 e sfidante al titolo mondiale, definito il Cassius Clay italiano per la mobilità e per le doti di pugile innovativo. Fece scalpore il matrimonio di Nino La Rocca con la pornostar toscana Manuela Falorni detta "la venere bianca" e la sua incredibile protesta incatenandosi davanti al Quirinale per ottenere il permesso di allenatore. Nel 2014 gli fu concesso un vitalizio dallo Stato Italiano.

Per la storia la struttura militare casalese ospitò anche personaggi di spettacolo come Adriano Celentano, Gianni Morandi, Ivano Fossati  e l'attuale ministro Matteo Salvini.

Durante le festività natalizie venivano organizzati concerti per le reclute con alcuni cantanti in voga come Donatella Rettore e Dino, pseudonimo di Eugenio Zambelli con il il suo successo "Te lo leggo negli occhi" del 1964. L'appalto aggiudicato a Gennaro Fardello si concluse nel 1999 con la chiusura definitiva della caserma casalese, seguita nel 2004 dall'abolizione della leva militare obbligatoria. 

Armano Luigi Gozzano