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Premio a Parigi per Paolo Scoglio
Migliore Architettura, in ambito Hospitality, con il progetto di una casa sull’albero
Venerdì 25 ottobre, a Parigi, nella prestigiosa location dell’Espace Niemeyer, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei PARIS DESIGN AWARDS, i riconoscimenti che premiano ogni anno l’eccellenza mondiale del Design, suddivisa in cinque categorie: Architettura, Paesaggio, Interni, Prodotti e Grafica.
E chi poteva vincere un riconoscimento tanto importante se non Paolo Scoglio, architetto casalese, famoso in tutta Europa per progetti ecosostenibili in grado di coniugarsi perfettamente con la natura dove sorgono. Lavori che hanno fatto sì che in questi anni la mensola dei trofei della sua casa sia alquanto affollata.
A Parigi si è aggiudicato il Premio per la migliore Architettura, in ambito Hospitality, con il progetto di una casa sull’albero in Umbria denominato Waldenhouse: una creazione destinata alla micro-ospitalità nella natura, progettata dallo suo studio THE NE[S]T vicino ad una quercia secolare. Il tutto nel cuore della meravigliosa campagna umbra della frazione Casarampi, a Sellano PG.
La casa è dotata tra l’altro di una terrazza panoramica privata destinata al relax e al benessere all'aria aperta e una cabina panoramica protesa verso la dorsale appenninica del Monte Vettore, nel Parco dei Monti Sibillini. La configurazione degli elementi è asimmetrica è ispirata dall'efficiente modo che hanno le piante di orientare al meglio le proprie foglie per garantire il massimo sfruttamento delle risorse naturali.
‘È stata una soddisfazione immensa che ripaga di anni di passione divorante e di duro lavoro: condividere questo palco così prestigioso ed internazionale con i più grandi Designers – dichiara Scoglio dopo aver ricevuto il premio parigino - mi esalta e mi sprona a fare sempre meglio, in questa straordinaria missione che è riempire il mondo di Bellezza’.
Il Premio arriva alla fine di un anno straordinario che ha visto rafforzarsi la dimensione internazionale dell’opera di Paolo Scoglio, in particolare anche con la pubblicazione del primo libro dedicato al suo lavoro dal titolo ‘Back to Nature’, editato in 4 lingue e distribuito in tutto il mondo.
(a.a.)