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Cristina Cattaneo e Sant'Evasio

Affollata conferenza in Sala Cavalla per i 550 anni della Diocesi

Sala Cavalla del Seminario super affollata venerdì sera per Cristina Cattaneo che ha parlato su “L’analisi di resti umani nel contesto dei beni culturali religiosi. Sant’Evasio e gli altri santi”.

Tra il pubblico una delegazione di Pontestura paese natio del noto medico legale fondatrice e anima del Labanof, Laboratorio di antropologia e odontologia forense della Statale (“abito da vent’anni a Milano ma sono sempre legata al Monferrato, vi torno quando posso”).

L’incontro, organizzato per i 550 anni della Diocesi.  è stato aperto da mons. Francesco Mancinelli, rettore di Crea, che ha ricordato il can. Claudio Cipriano, recentemente scomparso “l’amico dei Santi, la sua raccolta di reliquie a Creaà da valorizzare”.

Poi, avvalendosi di interessanti immagini, la Cattaneo ha parlato delle indagini del suo laboratorio e quella sullo scheletro-reliquia del patrono di Casale, Evasio, è stata la sua seconda vent’anni fa risultati: risale (esame al carbonio in Usa) 230 dopo Cristo, età 50-60 anni, statura media, mediterraneo (forse Nord Africa), robusto (“ha un bel cranio”), mancano le vertebre del collo il che avvalorerebbe la tesi della Passio sulla decapitazione. Una vertebra costale ha un callo osseo come una percossa quindici giorni prima della morte.

Ha poi parlato delle successive indagini (interessantissima quella su Sant’Ambrogio) e, rispondendo alle numerose domande, ha svelato che oggi quello che la colpisce di più è l’identificazione dei migranti (da leggere il suo ‘Naufraghi senza volto’). In chiusura le parole del vescovo Gianni Sacchi su reliquie e fede e il dono da parte del priore Carlo Lepri della medaglia per il 500° anniversario della Ariconfraternita di Sant’Evasio.

l.a. 

FOTO. Cristina Cattaneo in sala Cavalla (foto Angelino)