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Con Antipodes nelle Langhe
Con don Pennasso il Museo d’arte moderna e religiosa Dedalo Montali....
Sabato 5 ottobre una trentina di volontari per l’arte attivi nella città di Casale e sul territorio diocesano hanno partecipato alla seconda gita promossa dall’associazione Antipodes e sostenuta grazie ai contributi 8xmille alla Chiesa Cattolica che si è svolta nelle Langhe.
Prima tappa: Rodello, un piccolo paese di collina dove è stato creato il Museo d’arte moderna e religiosa Dedalo Montali. Accolti da don Valerio Pennasso, parroco e direttore del Museo, già direttore dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali ed Edilizia di Culto, il gruppo ha potuto visitare il museo allestito nella chiesa dell’Immacolata caratterizzato dall’allestimento di opere d’arte sacra contemporanea. Una sezione è riservata alle opere frutto del progetto “Rodello Arte”, un’iniziativa che si svolge continuativamente dal 2016 e che porta ogni anno dieci artisti a risiedere a Rodello, a riflettere insieme su un tema comune (per il 2024 “il Sacro e il dono”) e partendo da questo a realizzare la propria opera d’arte. Una seconda sezione è invece dedicata Dedalo Montali, uno degli artisti che negli anni ’60 accolse l’invito di don Mario Battaglino che, sull’impulso dato dal Concilio Vaticano II, promosse un vero e proprio laboratorio di arte sacra per giovani artisti in cui si cercava di rinnovare l’alleanza della comunità cristiana con il mondo dell’arte. Sempre ad opera di Dedalo Montali è stato possibile vedere il grande pannello dipinto della Crocifissione e la suggestiva cappella della casa di cura “La Residenza”.
Nel pomeriggioil gruppo si è diretto verso la città di Alba dove i collaboratori dell’Ufficio Beni Cultuali e i volontari per l’arte diocesani hanno accompagnato i partecipanti alla scoperta dell’antica storia del Duomo dedicato a San Lorenzo e della curiosa biografia del copatrono, il “santo ciabattino” Teobaldo che scelse di vivere in povertà sui gradini del duomo per essere libero di fare del bene.
È stato possibile, inoltre, ammirare il Museo Diocesano posto al di sotto della pavimentazione della cattedrale dove nel 2007 furono portati alla luce dagli scavi archeologici trovati rimanenze romane, resti dell’antico duomo albese, sepolture del VI secolo tutt’ora oggetto di studi. A conclusione della giornata, un’oretta di giro libero ha permesso di ammirare il centro storico in cui fervevano i preparativi per il pallio e per l’apertura della fiera del tartufo.
Ch.Ma.
FOTO. Gruppo a La Residenza