Notizia »

Bernardino Drovetti. Il Piemontese alla conquista dell’Egitto

Conzano, Villa Vidua, domenica 26, una graphic novel di Roberto Albertini nelle Edizioni Mille

Conzano, Villa Vidua, domenica 26 marzo, alle 17.30, si parlerà di egittologia attraverso le figure di Drovetti e Vidua, grazie alla presentazione del volume, fresco di stampa, «Bernardino Drovetti. Il Piemontese alla conquista dell’Egitto», una graphic novel di Roberto Albertini nelle Edizioni Mille. Con l’autore discuteranno di comunicare la storia attraverso le immagini l’editore Antonio Rocco Labanca e lo storico Roberto Coaloa.

Esattamente duecento anni fa, la Drovettiana diventa patrimonio dello Stato sabaudo. Lo ricorda Roberto Coaloa, che rivela il ruolo indispensabile di Carlo Vidua nel trattare con il console francese Bernardino Drovetti affinché questi ceda la sua collezione egizia al Piemonte e non alla Francia di re Luigi XVIII o alla Russia dello Zar Alessandro I: «Nonostante le resistenze del nuovo sovrano, re Carlo Felice, Vidua riuscì a terminare la difficile impresa iniziata con ottimismo con re Vittorio Emanuele I: l’atto d’acquisto della collezione, in favore della Regia Università di Torino, reca la data del 24 marzo 1823. Nei primi mesi del 1823, Vidua “assedia” Torino pur di veder realizzato il suo piano».

Che la collezione egizia di un uomo, nato in Piemonte in un piccolo paese del canavese, Barbania, diventasse la principale del Museo Egizio di Torino, secondo museo egizio solo dopo Il Cairo, è un fatto assai bizzarro. Ma che quello stesso uomo abbia personalmente combattuto con l’esercito napoleonico in Egitto nel 1798 e poi nell’Armée d’Italie e si sia fatto notare da Napoleone, tanto da meritare presso la Sublime Porta, come console francese al Cairo, una lunga attività diplomatica, è qualcosa di grandioso, eccezionale. Non solo. Il piemontese visitò piramidi e templi antichi e con il viceré d’Egitto avviò l’ammodernamento dello Stato con lo sviluppo dell’industria, dell’agricoltura e dell’allevamento, la realizzazione di un canale navigabile da Alessandria al Cairo, la creazione di ospedali e scuole di medicina, la formazione di un esercito ben addestrato e armato e di una flotta… Ebbene, il piemontese Bernardino Michele Maria Drovetti compì tutte queste cose.

E molte altre. Sulla sua strada incontrò l’intrepido viaggiatore Carlo Vidua, conte di Conzano, il protagonista del cosiddetto “Affaire Drovetti”. Questa storia, in questi tempi di finti viaggiatori, dev’essere conosciuta al grande pubblico che oggi visita il Museo Egizio di Torino. Per questa ragione, domenica 26 marzo, alle 17.30, presso Villa Vidua di Conzano si presenta un’opera originale di Roberto Albertini, «Bernardino Drovetti. Il Piemontese alla conquista dell’Egitto», un romanzo a fumetti di venti pagine, edito da Edizioni Mille – Torino, Collana Mistral.

Questa collana di storie “minori” intende recuperare la memoria di fatti e di personaggi che hanno segnato la vita d’intere comunità sebbene non abbiano la meritata notorietà. I romanzi a fumetti scritti e disegnati da Albertini sopperiscono a questa doppia lacuna e l’editore accompagna volentieri questa ricostruzione in filigrana della “grande” storia.

Roberto Albertini è nato il 20 marzo 1952 a Torino, dove frequenta scuole di arte applicata. Grafico pubblicitario e illustratore negli Anni Settanta, nel decennio successivo è co/titolare di un’agenzia pubblicitaria col ruolo di art director. Dal 1986 lavora in ambito editoriale. Con Edizioni Mille trova nella collana Mistral la collocazione delle serie di graphic novel da lui realizzate.

Nel novembre del 2021, Albertini ha ricevuto una menzione speciale al “Premio Acqui edito e inedito” per la graphic novel «Irochesi significa vipere...».

A Conzano, Albertini dialogherà con Antonio Rocco Labanca, l’editore di Mille, e lo storico Roberto Coaloa, curatore scientifico della mostra permanente su Carlo Vidua e organizzatore dei convegni sul tema dell’egittologia. L’incontro tratterà, oltre a far riscoprire la figura di Drovetti e quella di Vidua, il tema della comunicazione attraverso le immagini. Spiega Albertini: «Ho a disposizione un breve power point da proiettare e commentare sugli archetipi del “fumetto” erroneamente, a mio modesto avviso, considerato un linguaggio nato nel Novecento. Propongo inoltre la proiezione della versione video della graphic novel in oggetto in quanto, essendomi sempre occupato di comunicazione intendo estendere la mia ricerca su tutti i linguaggi possibili».