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Moietta: chiusa l'inchiesta
Per la beatificazione - Oltre tremila pagine, disposti in otto plichi in documenti raccolti
Si è conclusa ufficialmente, sabato scorso 21 settembre, l’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e di segni del Servo di Dio Vittorio Moietta. Un avvenimento storico mai registrato durante la millenaria storia della Diocesi di Nicastro (dal 1986 di Lamezia Terme), che ha riguardato da vicino anche la Diocesi di Casale Monferrato dalla quale proveniva il Vescovo Vittorio.
All’iniziale recita dei Vespri ha fatto seguito la sessione vera e propria con la lettura dei documenti che hanno decretato ufficialmente la chiusura dell’inchiesta.
Non indifferente il numero di documenti raccolti, che hanno superato le oltre tremila pagine, disposti in otto plichi. Il Tribunale appositamente costituito a Lamezia si è avvalso della preziosa ed appassionata collaborazione delle dottoresse Raffaella Rolfo e Bruna Curato della Diocesi di Casale.
Il momento più solenne e toccante si è registrato quando gli anzidetti plichi sono stati sigillati con la cera lacca e il timbro a secco del Tribunale, operazione effettuata dal postulatore don Marco Mastroianni e dal notaio Gianfranco Fiorenza.
L’intera documentazione, interamente secretata, verrà consegnata dallo stesso postulatore al Dicastero per le Cause dei Santi a Roma dove si svolgerà la “fase romana” della causa di beatificazione e canonizzazione.
Il Vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, visibilmente emozionato nella circostanza, ha ringraziato quanti hanno fatto parte del Tribunale diocesano e tutti coloro che hanno collaborato a vario titolo, dando inoltre notizia che don Marco Mastroianni sarà postulatore anche per l’inchiesta romana su incarico conferito dal cardinale Marcello Semeraro Prefetto del sopraddetto Dicastero.
Sono seguiti, poi, i saluti istituzionali da parte del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, e di quello di Brusasco (Torino), Giulio Bosso, paese in cui è nato nel 1913 il Servo di Dio.
A fine sessione è stata inaugurata, nel Museo Diocesano d’Arte Sacra, una sezione dedicata a mons. Moietta allestita con dei preziosi paramenti donati da Angela Moietta, ultima nipote del presule, e da don Carlo Grattarola storico segretario del Vescovo piemontese, il quale ha avuto una parte di rilievo nell’inchiesta.
Si attende adesso che l’inchiesta passi la verifica “romana” al termine della quale Papa Francesco potrà emettere l’atteso decreto di Venerabilità per mons. Moietta che continua a rappresentare, dopo oltre sessant’anni, un forte legame tra Casale Monferrato e Lamezia Terme.
MASSIMO IANNICELLI
Foto di Marcello Rochira