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Frammenti sparsi, di Dionigi Roggero

Materno Giribaldi allievo dello scultore casalese Leonardo Bistolfi - Suoi i monumenti ai Caduti della Grande Guerra di Montiglio (1923) e di Viarigi (1924)

Lo scultore Materno Giribaldi nasce ad Asti nel 1870. Figlio di un notaio, formatosi all’Accademia Albertina di Torino, è stato allievo dello scultore casalese Leonardo Bistolfi. La sua presenza artistica in Monferrato è legata ai due monumenti ai Caduti della Grande Guerra di Montiglio (1923) e di Viarigi (1924), dove era parroco il fratello don Raffaele. Dal Brasile, dove era emigrato nel 1925, sono giunte nuove notizie biografiche sull’artista, di cui non si sapeva più nulla dal completamento nel 1932 del mausoleo della famiglia di Nami Jafet nel cimitero della Consolazione in San Paolo.

Il merito della scoperta è della ricercatrice brasiliana Eva Pralon Catelli, che ha spostato la data di morte di Materno Giribaldi al 17 settembre 1951, una settimana prima di quella della moglie Elvira Fassio, che riposa accanto a lui nel cimitero di Vila Mariana, il quartiere residenziale di San Paolo, mentre l’unica figlia Glicinia, morta il 6 aprile 1978, è stata cremata. La giovane storica dell’arte ha anche appurato che Materno Giribaldi era già stato negli Stati Uniti nel 1896 ed era tornato in Italia nella primavera del 1897 per esporre le sue opere alla terza triennale di Milano.

Nel 1922 aveva partecipato e vinto ad Asti il concorso per il monumento ai Caduti della Grande Guerra, ma il verdetto era stato annullato e l’artista liquidato con 10 mila lire, scelse di abbandonare la città natale per cercare fortuna in Brasile, dove la sua arte ha avuto molti riconoscimenti.

Dionigi Roggero

 

FOTO. Ritratto di Materno Giribaldi con una sua opera.