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La Zecca di Casale Monferrato

Terzo fascicolo assegnato alle oltre 1200 monete assegnate alla Zecca della collezione di Vittorio Emanuele III

È stata appena pubblicata, a cura del Ministero della Cultura (Roma 2024) sul Bollettino di Numismatica, la ricerca su «La Zecca di Casale Monferrato. Da Carlo D’Asburgo (1533-1536) a Guglielmo Gonzaga durante la reggenza di Margherita Paleologo (1550-1566)» realizzata da Luca Gianazza, nato a Castellanza, laureato in ingegneria al Politecnico di Milano, ricercatore e grande esperto di numismatica medievale e moderna. Si tratta del terzo fascicolo di un progetto editoriale finalizzato alla pubblicazione integrale della più ampia e completa collezione di oltre 1200 monete assegnate alla zecca di Casale nella Collezione Reale di Vittorio Emanuele III (foto) che verranno ripartite in sette fascicoli, di cui i primi tre già pubblicati, secondo il seguente schema: 1) Parte I. Da Gian Giacomo Paleologo (1418-1445) a Guglielmo II Paleologo (1494-1518); 2) Parte II. Da Guglielmo II Paleologo (1494-1518) a Giovanni Giorgio Paleologo (1530-1533); 3) Parte III. Da Carlo V d’Asburgo (1533-1536) a Guglielmo Gonzaga durante la reggenza di Margherita Paleologo (1550-1566); 4) Guglielmo Gonzaga, marchese (1566-1575) e poi duca (1575-1587); 5) Vincenzo I Gonzaga (1587-1612); 6) Da Francesco IV Gonzaga (1612) a Vincenzo II Gonzaga (1627); 7) Da Carlo I Gonzaga Nevers (1627-1637) a Ferdinando Carlo Gonzaga Nevers (1669-1708).

L'opera propone un quadro aggiornato e critico delle conoscenze sulla zecca principale del Monferrato, che aveva sede a Casale, ma non era l’unica in quanto si batteva moneta, a partire dal Duecento, a Chivasso, a Moncalvo e anche a Trino, con spostamenti di sede da una città all’altra. L’opera, che sintetizza un percorso di ricerca iniziato vent'anni fa, è disponibile sullo shop dell'Istituto Poligrafico e Zecca di Stato (shop.ipzs.it), dove è possibile trovare anche i due fascicoliche hanno preceduto quello appena pubblicato. Una versione elettronica della terza parte in formato PDF aperto è a disposizione sul Portale Numismatico dello Stato (www.numismaticadellostato.it), dove potrà essere liberamente scaricata e distribuita, in forma totalmente gratuita.

Dionigi Roggero