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Personaggi: Giuseppe Contin, il secondo Paganini.

Tra i discendenti Angelo Contin marito di Ernesta Gozzano di Cereseto.

 

 Le famiglie Contin, conti di Castelseprio della sede comitale di Varese fin dal 1300 e nobili di palazzo di Ludovico III° furono governatori di Pavia, procurarono la dedizione di Crema alla Repubblica di Venezia nel 1449 e furono inseriti nel patriziato veneziano, generarando importanti musicisti apprezzati in Europa.
Nella gloriosa scuola musicale veneziana si affermò il conte Francesco Contin (1780-1860) violinista, compositore e maestro di cappella alla Corte di Vienna, la città musicale per eccellenza, allievo ed in seguito genero di Förster, il  maestro di armonia di Beethoven.
Sposato con l'ottima allieva e pianista Eleonora Förster, fondò una società strumentale per la divulgazione delle opere di Haydn, Mozart e Beethoven. Nel 1852 fu insignito dell'Ordine della Corona di Ferro dall'imperatore Francesco Giuseppe e nella Biblioteca Nazionale Austriaca si conservano le sue opere, eredità strumentale dalla scrittura raffinata ed elegante.
A Venezia acquistò il palazzo Malcanton, oggi palazzo Contin, centro di attività culturale e musicale e tra i suoi figli troviamo due musicisti. Giovanni Battista Contin (1823-1905), concertista e insegnante di pianoforte a Chicago e Los Angeles, fu un irriducibile avversario di Wagner. Giuseppe Contin (1835-1889), compositore e talentuoso primo violino al Covent Garden di Londra, fu direttore del teatro La Fenice di Venezia e socio onorario dell'Accademia Santa Cecilia di Roma. In età giovanile suonò in coppia con Bottesini e fu molto apprezzato da Rossini che lo fece esibire nel 1863 nel suo locale di Parigi, la città dei violinisti.
Nel 1876 inaugurò la società musicale Benedetto Marcello diventandone presidente, oggi conservatorio di Venezia ed ebbe l'onore di accompagnare con il violino la regina Margherita di Savoia nell'esecuzione di romanze al pianoforte.
Nel 1882 fu eseguita dagli allievi della scuola Benedetto Marcello la sinfonia in do maggiore composta dal Contin per il compleanno della moglie di Wagner, Cosima, nella loro casa veneziana alla presenza di Liszt. Al termine del concerto Wagner fece dono della sua bacchetta e del suo leggio al Contin, il quale pronunciò il discorso di addio alla stazione di Santa Lucia al momento della morte del compositore tedesco, esponente del periodo romantico, poeta, regista e saggista. Fu scelto come membro della giuria nell'Esposizione Musicale di Milano con Arrigo Boito e Giulio Ricordi e la sua vasta produzione è andata perduta durante il secondo conflitto mondiale. Giuseppe Contin fu commemorato nel 1960 nel conservatorio veneziano e per la sua non comune arcata poderosa ed elegante Venezia poté affermare di aver dato all'Europa un secondo Paganini.
Tra i discendenti del secolo scorso ricordiamo Angelo Contin, proprietario di una villa ai Parioli, una squadra di calcio e una fabbrica di dirigibili e armi pesanti per l'esercito, marito di Ernesta Gozzano di Cereseto.
L'antico scudo araldico del XIII° secolo riporta il primordiale nome dei Pagnin alias Contin e le perle sulla corona rappresentano la vicinanza all'autorità imperiale. 
Armano Luigi Gozzano