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La Marsigliese è di Giovanni Battista Viotti, noto compositore di Fontanetto Po?
Le rivelazione di 'Voyager-Ai confini della conoscenza'
(l.a.) - Roberto Giacobbo nel suo 'Voyager-Ai confini della conoscenza', trasmissione andata in onda lunedì, si è occupato a lungo di Giovanni Battista Viotti, noto compositore (Fontanetto Po, 12 maggio 1755 – Londra, 3 marzo 1824) che -questo il nocciolo del servizio - sarebbe anche l'autore della Marsigliese, inno nazionale francese. Lo spartito di Viotti, composto 11 anni prima dell’autore accreditato, è molto simile all’inno francese: non è un caso, sottolinea Giacobbo, che l’altro non era compositore e non aveva firmato il brano.
Musicista al servizio del re, Viotti dovette scappare a Londra per non farsi catturare dai rivoluzionari.
Guido Rimonda, violinista direttore della Camerata Ducale di Vercelli possiede lo spartito originale di Viotti: suonandolo (tra l'altro col suo Stradivari), le note “ricordano” quelle dell’inno. Giacobbo ne approfitta per una battutina ai francesi: “Noi l’inno ve lo lasciamo lo stesso”.
ROSAZZA
Giacobbo si è poi spostato in un'ltra località relativamente vicina a Casale anche se in provincia di Biella: Rosazza, mettendola in relazione col francese Rennes-le-Château, il cui parroco Berenger Sauniere ricostruì ed edificò. Non si sa però dove avesse trovato i soldi, lui che era solo un prete di campagna: si narra avesse trovato il Sacro Graal.
Giacobbo si reca nel cimitero per introdurre invece Rosazza, 'la Rennes-le-Château italiana'. Anche qui, a un certo punto e negli stessi anni, il parroco Giuseppe Bertolotti iniziò a disporre di enormi somme di denaro. Bertolotti rifiutò persino di spostarsi da Rosazza: un comportamento che fa supporre ci fosse qualcosa di molto importante, per esempio un tesoro nascosto.
La chiesa di Rosazza sarebbe stata costruita dai massoni, tanto che non venne subito consacrata. Sulla volta è rappresentato un cielo stellato.
Federico Rosazza, gran maestro della massoneria di Biella, avrebbe ricostruito la chiesa seguendo le indicazioni che gli arrivavano dall’al di là.
Prima di chiude la puntata, Giacobbo va alla ricerca di simboli massonici pure nel cimitero di Rosazza.
Federico Rosazza Pistolet nacque a Rosazza il 4 marzo 1813 e trascorse l’infanzia in seminario, che però abbandonò per indirizzare i propri studi in giurisprudenza. Ebbe due avvenimenti negativi di cui non si è dato mai del tutto pace, la morte prematura della moglie e ancor più sofferto, della sua unica figlia, che lo avvicinarono verso l’interesse al mondo dell’occulto, sostenuto dall’inseparabile amico Giuseppe Maffei, con il quale attuò ogni progetto. Diresse tutte le proprie energie e risorse economiche verso una rivoluzione urbanistica del borgo natio.