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La nuova aria di Lutero già eretico e apostata
Sono lontani i tempi in cui Martin Lutero era il «porcus Saxoniae», l’eretico e apostata pertinace morto suicida e condannato definitivamente da papa Leone X il 3 gennaio 1521 per il suo «scopo depravato ed esecrabile», avuto «in abominio» e maledetto da san Pietro Canisio, definito da papa Pio VI «eretico insensato», da don Bosco «accecato eresiarca abbandonato ai suoi vizi», oggetto di una visione della beata Maria Serafina Micheli nel 1883 che lo vide bruciare all’inferno.
Ormai non si respira più nulla, nella chiesa, di quest’aria.
Nel post-Concilio Vaticano II, Lutero è stato progressivamente “riabilitato” dal Vaticano: con Wojtyla, molto con Ratzinger e ancor di più, oggi, con Bergoglio. È recente, infatti, la notizia dell’uscita di un francobollo commemorativo dei 500 anni della Riforma protestante raffigurante Cristo in croce e, ai suoi piedi, Lutero e Melantone. Proprio da questo «significativo» episodio è partito Ugo Rozzo, docente emerito di Storia del libro dell’Università di Udine, nella conferenza di sabato mattina scorso in seminario dedicata a “Martin Lutero e la Riforma in Italia (1510-1549)” e inserita nel programma diocesano per l’anniversario luterano.
Rozzo, avvalendosi dell’ausilio di numerosissimi testi dell’epoca e moderni, ha tracciato un documentato percorso storico del luteranesimo mostrandone gli effetti in Italia: la prima risposta cattolica a Lutero sul papato, nel 1518, di Silvestro Mazzolini, la bibbia in volgare di Antonio Brucioli del 1532, il viaggio di Francesco Calvo, nel 1518, in Germania per acquistare libri da diffondere in Italia, i primi Indici dei libri proibiti italiani anteriori a quello ufficiale di papa Paolo IV del 1559 (a Milano nel 1538, a Lucca nel 1545, a Venezia nel 1549). Per Rozzo, «i protestanti italiani andati all’estero sono stati cervelli in fuga: hanno isegnato all’Europa la libertà di coscienza e la tolleranza religiosa». In conclusione di intervento, a dimostrazione dell’inequivocabile rivoluzione copernicana della chiesa sull’eretico Lutero, la proiezione di un articolo del 1983 di don Gianni Baget Bozzo: «Aspettando San Lutero».
Mattia Rossi






