Notizia »
Per un finissage la “cioccolata di Sant’Evasio”
Mostra “1474-2024: i 550 anni di vita della Diocesi di Casale Monferrato”
Possiamo anticipare che domenica 17 novembre dalle ore 16.30 avrà luogo il finissage della mostra “1474-2024: i 550 anni di vita della Diocesi di Casale Monferrato” allestita presso la Biblioteca del Seminario (Piazza Nazari di Calabiana, 1).
La conclusione della mostra coinciderà con il weekend successivo alla festa di Sant’Evasio e per tale motivo si è pensato di riscoprire un’antica tradizione emersa dalla ricerca sui documenti antichi dell’archivio diocesano, ovvero quella della “cioccolata di Sant’Evasio”. Tra Sette e Ottocento, infatti, è testimoniata l’usanza di offrire della cioccolata ai sacerdoti della città e della Diocesi che si sarebbero recati in duomo per concelebrare la messa in occasione della festa del Santo Patrono. L’ingresso alla mostra e al finissage sarà libero e aperto a tutti; le offerte raccolte andranno a sostegno delle attività di conservazione del ricco patrimonio della Biblioteca .
Attraverso la riscoperta di quest’antica tradizione si chiuderà un anno intenso di eventi e una mostra che ha finora registrato oltre 650 visitatori. L’esposizione, curata da Chiara Mainini e da Bruna Curato, presenta un percorso attraverso opere d’arte libri antichi e documenti volto a raccontare la nascita della Diocesi casalese con un approccio inconsueto e incentrato a evidenziare il contesto culturale, artistico e devozionale che il territorio casalese stava vivendo proprio a cavallo del 1474. La prima sezione della mostra è costituita da aree tematiche utili a mostrare come in quegli anni si stesse diffondendo la produzione libraria a stampa che tuttavia non aveva ancora soppiantato la diffusione dei libri manoscritti.
Non poteva mancare un accenno alla vita della popolazione con particolare attenzione all’agricoltura e, nello specifico, alla grande importanza che ebbe la chiesa casalese nella diffusione della coltivazione della vite come già testimoniato dai contratti del 1246 quando i canonici di Sant’Evasio iniziarono a concedere in affitto i terreni del Capitolo a patto che venissero coltivati a “uve berbexine” che già i trattati di agronomia ottocenteschi individuavano come “antenate” del Grignolino.
La scoperta della vita quotidiana della Casale tardomedievale passa anche dalla tavola dove partendo dal più antico libro di ricette a stampa che si conosca il “De honesta voluptate ac valitudine“ è stato allestito un banchetto interattivo dove il visitatore è chiamato a indovinare cosa c’era e cosa non poteva essere presente nell’alimentazione dei casalesi che vissero al tempo della fondazione della Diocesi e quindi ben 18 anni prima della scoperta dell’America.
Il percorso della mostra si sofferma, inoltre, sull’atto vero e proprio di fondazione presentando i protagonisti di tale avvenimento Papa Sisto IV che firmò la bolla di erezione il 18 aprile 1474 (di cui l’originale risulta perduto, ma di cui si conosce il contenuto grazie a numerose trascrizioni), Bernardino Tibaldeschi, primo vescovo e Guglielmo VIII Paleologo, marchese del Monferrato che con la sua famiglia ebbe un ruolo di fondamentale importanza, come ricordato da tutta la storiografia del passato. Pezzo forte della mostra: il “Cristo morto” di Fubine (metà XV sec.). La scultura in legno dipinto rappresenta un’opera di straordinaria bellezza e importanza rinvenuta nel 2020 nei sottotetti della chiesa parrocchiale di Fubine. Restaurata grazie ai fondi 8xmille alla Chiesa Cattolica, la scultura è stata recentemente oggetto di ricerche da parte delle curatrici che hanno voluto condividere con il pubblico le prime proposte di ricostruzione.
In una società profondamente mutata dal punto di vista sociale, politico e culturale, il patrono Sant’Evasio e il Duomo a lui dedicato rappresentano il filo rosso che collega il passato al presente continuando a godere ancora oggi di immutato affetto nel cuore dei monferrini.
Mostra ancora visibile sabato 9, domenica 10, sabato 16 e domenica 17 dalle 15 alle 18. Info: 392.9388505.
-Foto ellea in quello splendido ambiente che è la Biblioteca del Seminario dove la mostra (da vedere) sta chiudendo.