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Sabato 12 ad Aramengo in via Mazzini
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Leonardo Mastrippolito e i monumenti della città di Torino
Ad Aramengo, in via Mazzini 20, sabato 12, alle 16, terza conferenza del ciclo Arte, storia, architettura, organizzata dalla Assoiciazione Guido Nicola sul tema
“I monumenti della città di Torino tra arte, storia e curiosità”
Relatore l'arch. Leonardo Mastrippolito
In una virtuale passeggiata, osserveremo alcuni celebri monumenti torinesi raffiguranti: regnanti, politici, eroi, scienziati, santi ecc. per comprendere, in questo modo insolito, la storia della città di Torino e dei suoi più importanti cittadini.
D’ogni opera sarà discussa: la genesi, l’autore, le curiosità.
La proposta è di presentare tre differenti momenti di discussione.
Primo - “ i monumenti dedicati alle figure di casa Savoia “
Dalla volontà dei regnanti della dinastia sabauda di celebrare i propri rappresentanti nascono nel XIX secolo i primi monumenti in Torino da Emanuele Filiberto di piazza San Carlo e, a seguire, tanti altri.
Si parlerà del monumento dedicato a Vittorio Emanuele II° .
Secondo – “monumenti che celebrano Armi militari”
Il piccolo regno sabaudo, posto geograficamente tra grandi potenze e corone europee, ha dovuto organizzare sin da subito, un piccolo ma efficace esercito in grado di difendere i propri confini. A Torino nascono ed hanno origine diverse specialità d’Arma quali: bersaglieri, carabinieri, artiglieri, ecc.
Parleremo del monumento dedicato all’Arma dell’Artiglieria presso il ponte Umberto I° e del segreto che ha conservato fino al restauro del 2005.
Filmato su mon. Artiglieria tratto da servizio del giornalista Ruggiero
Terzo - “monumenti a tema religioso”
Torino, è ricordata come la città dei santi sociali. Nell’ottocento in città hanno vissuto sacerdoti quali Don Bosco, Cottolengo, Cafasso, e laici come Giulia Colbert.
Costoro hanno dedicato la loro vita ai più bisognosi, creando importanti istituzioni religiose ancora oggi in grande parte attive, sulle cui tracce sono nate le attuali istituzioni di don Luigi Ciotti e di Ernesto Olivero.
Analizzeremo le vicende correlate a due monumenti torinesi religioso dalla storia particolare: san Cafasso presso il rondeau della forca e la Madonna dei lavoratori, posta al monte dei Cappuccini.
Si finisce parlando di una delle più belle fontane torinesi la 12 mesi presso il parco del Valentino, fontana che si doveva demolire, ma che per fortuna non avvenne.
PER SAPERNE DI PIU'
Leonardo Mastrippolito nato a Genova, è laureato in Architettura. Ha lavorato presso l’Assessorato alla Cultura del Comune di Torino dirigendo cantieri di salvaguardia di edifici pubblici tra cui: Restauro interno della chiesa di S. Maria dei Cappuccini; Restauro delle seicentesca “Sala del Miracolo e “Sala Rossa”, del cortile d’onore e del butirro presso il palazzo Civico; Restauro di Palazzo Madama; Progetto per la riqualificazione del maschio della Cittadella; Restauro di oltre 40 monumenti e fontane monumentali della Città.
Ha svolto conferenze per Enti Pubblici, Musei, Rotary, Lions, Centro Pannunzio e Associazioni varie su temi storici.
Ha progettato il memorial ai caduti di Crimea e ai campionissimi Bartali, Coppi e Girardengo posto a Capo Berta (Imperia) e collaborato alla realizzazione del monumento al militari caduti a Diano Marina.
Con l’ANA di Torino ha realizzato il monumento dedicato ai caduti della Brigata Taurinense e la tavola panoramica presso il parco della Rimembranza al colle della Maddalena.
Fa parte della federazione culturale “Compagnie de Savoie” con sede ad Annecy e in quest’ambito ha presentato il progetto di restauro per la tomba di Umberto Biancamano presso la città di Saint Jeanne de Maurienne.
Ha diretto il restauro della chiesa di San Nazario di Villarbasse, della chiesa confraternita di Santa Caterina di Ceriana, degli interni della chiesa di San Rocco in Torino e curato il progetto di allestimento della mostra “Uno sguardo tra le carte della chiesa di San Rocco” presso il museo diocesano torinese.
Svolge attualmente attività di insegnante presso l’UNITRE di Bruino.
Ha scritto la novella il panno nero “storia di un fotografo ambulante nella Torino degli anni ‘30”e autore dei libri “ stellette di bronzo” e “se non ci lascerem la pelle” storia di un ragazzo di Langa nel 1848.
Ha curato la realizzazione del video “E l’uomo racconta”, testimonianze di marinai ed ufficiali reduci della II° guerra mondiale.
DOVE
Da Casale ad Aramengo sono 56 km. passando dalla statale della Valle Cerrina e Cocconato, la sala delle conferenze è sulla sinistra all'inizio del complesso che ospita i laboratori di restauro Nicola.
l.a.