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Stemmologia , di Armano Luigi Gozzano 

Lo scudo araldico dei dei Gozzani di Casale Monferrato 

 

 
La posizione sociale-economica che seppe crearsi la famiglia Gozzani di Casale durante la seconda guerra di successione del Monferrato permise loro di assumere e fregiarsi di uno stemma come segno distintivo verso il riconoscimento nobiliare.
Lo stemma primordiale della nobile casata è rappresentato su un ritratto di San Carlo Borromeo risalente al 1600, di autore sconosciuto, visibile nella chiesa sussidiaria di Santa Marta di Luzzogno situata di fronte alla antica casa dei Gozzano. In parte coperto dalla cornice, rappresenta un'arma avente come elemento parlante un giovane bianco senza benda dal gozzo pronunciato alludendo al nome della famiglia, con giglio d'argento e fascia scaccata obliqua.
La prima variante avvenne sullo stemma feudale della Valstrona, dove la testa di giovane bianco volta a sinistra fu sostituita dalla testa di giovane negro con benda sulla fronte senza fascia scaccata, definita più elegante ed aristocratica.
A Varallo Sesia lo stemma dei Gozzani con testa di moro venne arricchito dalla fascia scaccata trasversale, riprodotto su un piatto vecchia Savona esposto nella Pinacoteca di Varallo, proprietà del conte Carlo Dal Pozzo.
Sulla copertina del cabreo contenente le prime proprietà dei Gozzani risalente al 1663, autentificato dal notaio Nani della collegiata di Ozzano e agente del castello Gozzani di San Giorgio, le inquartature dello stemma sono identiche a quelle di Varallo con l'aggiunta di una piuma sul capo e fascia sul collo. Nel prezioso documento i numerosi feudi monferrini sono identificati dallo stesso stemma con la variante costante della cornice. Gli altri due cabrei ordinati dai Gozzani nel 1748 e 1767 non sono stati ritrovati.
Lo stemma Gozzani esistente nel palazzo Treville di Casale risalente al 1710-1740 è stranamente speculare allo stemma di Varallo come pure lo stemma posto sul timpano della chiesa di Odalengo Grande edificato dai Gozzani nel 1786.
Nel municipio casalese, palazzo Gozzani San Giorgio risalente al 1778, gli stemmi sono diversificati. Le teste di giovane bianco dello stemma nell'androne principale non risultano volte a sinistra come gli stemmi originali ma contrapposte, con benda sugli occhi e orecchino senza fascia scaccata, simile a quello esistente in Palazzo Madama di Torino proveniente dal palazzo  Gozzani San Giorgio di via Bogino recante però la benda sulla fronte senza orecchino. Nella segreteria del sindaco casalese la singola testa di moro volta a destra dei marchesi Gozzani in marmo bruno di Levanto, incastonata nel caminetto in marmo giallo di Verona, reca la benda sulla fronte senza orecchino. Nell'ufficio protocollo comunale lo stemma in gesso con galero e nappe del vescovo Gozzani reca la testa di moro volta a sinistra con benda sugli occhi, orecchino e fascia sul collo, contrariamente allo stemma dei suoi Sinodi di Acqui raffigurante due giovani bianchi con benda sulla fronte e orecchino.
Nel castello Gozzani di San Giorgio gli stemmi in pietra, marmo, ferro e gesso riportano la fascia scaccata con colori diversi, oro-rosso, rosso-nero, giallo-nero come l'antico cabreo.
Il blasonario subalpino di Antonio Manno affianca erroneamente lo stemma a colori del castello di San Giorgio alla linea austriaca dei marchesi Gozzani, non sapendo che l'ultimo marchese conosceva bene il diverso stemma conferito dal Kaiser al nonno emigrato in Slovenia e non aveva modificato gli stemmi esistenti a Casale e San Giorgio.
A Casale si narra che il blasonatore dei Gonzaga aveva penalizzato lo stemma dei Gozzani con l'inserimento del giglio per ricordare il favoritismo francese e la benda sugli occhi con orecchino a causa della loro bassa origine ma in realtà lo stemma con giglio e testa di moro era stato adottato dai Gozzani 150 anni prima in Valstrona con queste sporadiche varianti. In simili contesti nazionali, la testa di moro è rappresentata sempre con una benda, esempio tipico la trasformazione secolare del vessillo sardo e una riproduzione antica di un podestà di Todi.
Lo stemma ufficiale del marchese Titus Gozani residente a Dusseldorf, ultimo esponente vivente della linea austriaca di San Giorgio, reca la benda sulla fronte con orecchino senza fascia scaccata. Riassumendo, ognuno dei marchesi Gozzani assumeva liberamente uno stemma personale per identificare le notevoli proprietà dagli altri membri della famiglia, in altri casi si trattava solamente di un errore dell'artista a cui era stato commissariato il lavoro. Solo in alcune rare occasioni il blasonatore reale concedeva lo stemma araldico. 
Armano Luigi Gozzano