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Le congregazioni oratoriali di San Filippo
Relazione Mainini - In Seminario per i volontari dell'arte mercoledì Bruna Curato
Giovedì 20 e venerdì 21 aprile si è svolto a Torino presso l’Oratorio San Filippo Neri il convegno dal titolo “La Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri in Piemonte (XVII-XVIII secolo)” promosso allo scopo di far luce su tutte le Congregazioni Oratoriane piemontesi. Il convegno è stato curato dal Centro Studi Piemontesi di Torino, dalla Congregazione dell’Oratorio di Torino e dalla Società Storica Chiavassese ed è stato introdotto da monsignor Edoardo Aldo Cerrato, vescovo di Ivrea e da Gianfranco Armando, archivista presso l’Archivio Apostolico Vaticano di Roma e membro del comitato scientifico delle giornate di studio insieme a Daniele Bolognini e a Claudio Anselmo. Nell’ambito della prima sessione “Le origini dell’Oratorio in Piemonte e nel Monferrato” è intervenuta anche Chiara Mainini, collaboratrice dell’Ufficio Beni Culturali, che ha presentato una panoramica sulla congregazione dei Padri di San Filippo di Casale (fondata nel 1613) e sulle vicende storico-artistiche della chiesa da loro commissionata. Costruita in un primo tempo in un’area vicina al castello, fu demolita nel 1635 a causa del passaggio delle truppe militari venendo ricostruita nella sua attuale collocazione (via della Biblioteca) a partire dal 1671. Nonostante i Padri di San Filippo dovettero lasciare il convento in seguito alle soppressioni napoleoniche del 1802, le opere d’arte di altissimo pregio non vennero disperse grazie all’acquisizione di tutto il complesso da parte della Diocesi che qui vi trasferì il Seminario (oggi sede degli uffici della Curia Diocesana).
La presentazione del ciclo pittorico sulla vita e sui miracoli del santo, la decorazione dei due altari laterali dedicati uno a San Filippo e l’altro a San Carlo Borromeo e la dedicazione alla Vergine Immacolata dell’altare maggiore, ha permesso di compiere confronti e riflessioni con quanto presente nelle altre chiese della congregazione in Piemonte del quale, nel periodo preso in considerazione, ovvero il XVII secolo, Casale non faceva parte (l’annessione allo stato sabaudo avvenne, infatti, solo nel 1706).
Tutti gli interventi presentati nell’ambito del convegno saranno pubblicati in un volume di atti, curato dal comitato scientifico ed edito dal Centro Studi Piemontesi, che verrà presentato, probabilmente a partire dalla prossima primavera, nelle diverse località piemontesi che hanno ospitato o che ospitano tuttora una congregazione di Padri di San Filippo.
E proprio nell’antica sede della congregazione (Palazzo del Seminario Vescovile di Piazza Nazari di Calabiana): mercoledì 26 aprile alle ore 18 proseguiranno gli incontri di approfondimento culturale promossi dall’associazione Antipodes. Con una relazione dal titolo “Iconografia di carta: illustrazioni e incisioni nella storia della stampa” interverrà Bruna Curato, bibliotecaria della Biblioteca del Seminario di Casale. L’intervento sarà strettamente legato all’appuntamento successivo (martedì 2 maggio ore 18.00) nel quale Laura Rossi, insegnante e artista casalese, illustrerà anche attraverso esempi pratici le tecniche, i trucchi e i segreti dell’incisione dei disegni a stampa.
La partecipazione è libera e gratuita. Per info: 392.9388505; antipodescasale@gmail.com.
FOTO. Chiara Mainini relatrice a Torino, nella proiezione alle spalle il vescovo Scimone Pascale