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Alessandria: Mercoledì del Conservatorio
Roberto Issoglio, al pianoforte, e Sergio Pallottelli, al flauto
Rende omaggio a Mozart il quinto appuntamento della rassegna i Mercoledì del Conservatorio, che si svolgerà mercoledì 12 febbraio alle 17, in Auditorium Pittaluga (via Parma, 1 - Alessandria) con un concerto eseguito da Roberto Issoglio, al pianoforte, e Sergio Pallottelli, al flauto. I due docenti del Conservatorio "Vivaldi" ci faranno ascoltare le sonate 24 in Fa maggiore KV 376, n. 21 in Mi minore KV 304 e la sonata n. 25 in Fa maggiore KV 377 nella trascrizione per flauto e pianoforte.
Il programma sarà introdotto, come d'abitudine per la rassegna, da un breve concerto degli allievi Leonardo Sacconi, tenore, e Gabriele Naretto, pianoforte, che eseguiranno pezzi di Robert Schumann, Gabriel Fauré e Fernando Obradors.
Il professor Pallottelli presenta così il programma scelto:
L’idea si presentare una serata di sonate per pianoforte e violino, trascritte per flauto, nasce inizialmente dall’amore e stima che entrambi i musicisti provano da una vita, nei riguardi di questo compositore che non ha bisogno di spiegazioni. Inoltre, si cerca di sfatare il falso “mito”, conosciuto nei cerchi intellettuali della musica, che Mozart avesse odiato il flauto. Il tutto nasce da una fatidica lettera scritta al padre nel 1778, dove Wolfgang si lamentava di dover scrivere per uno strumento “che non tollerava”. Tuttavia, non era lo strumento che odiava, piuttosto il fatto che non lo pagarono, o perlomeno non in tempo, per la commissione ricevuta, per i quartetti e i concerti. Mozart quindi scrive al padre che non tollera lo strumento e il dilettante per cui scrisse le opere in questione, il flautista De Jean. La scrittura sublime, presente nelle parti per flauto nei suoi concerti per pianoforte, alcune sinfonie, e le opere, sono invece una dimostrazione di come usava, chiaramente per scelta ben mirata, la timbrica esatta del flauto. Il secondo tempo del concerto in Do maggiore per flauto e arpa, l’adagio del quartetto in Re maggiore, così come le parti nel Flauto Magico, sono solo alcuni esempi del genio di Mozart quando scrive per il flauto. Le sonate presentate il 12 febbraio sono particolarmente “adatte” al saluto in quanto offrono una scrittura molto lineare, con pochi accordi, e registri non adatti al flauto.
Lo stile lirico di queste sonate si presta perfettamente alla cantabilità naturale dello strumento. La prima in Fa maggiore KV376, giocosa, in forma di sonata molto evidente, pulita e concisa potrebbe tranquillamente essere scambiata per una sonata scritta per flauto. La sonata in Mi minore KV 304, molto particolare nella forma, è composta solo da due movimenti: Allegro iniziale, molto disteso, spaziato liricamente, ed incipit del tema principale, di stampo semplice e chiaro. L’ultimo tempo, un minuetto e trio, che alternano momenti di semplice materiale tematico (nel minuetto) e incredibile tenerezza nella tonalità di Mi maggiore (nel trio). Dopo la ripresa del minuetto, si termina con una brevissima codetta che aumenta d’intensità per terminare la sonata in maniera più tradizionale.
Per ultima, incontriamo la sonata in Fa maggiore KV 377. Dopo un allegro tradizionale, come secondo tempo, troviamo un tema con variazioni. L’aria del tema, di indole molto operistica, è seguita da variazioni che ricordano un po’ la tessitura di alcuni lieder di Schubert. La sonata si conclude con un elegante minuetto, che come tema ricorda il secondo tempo della quinta sinfonia proprio di Schubert.
“I Mercoledì del Conservatorio” è inserita nel progetto “Le Stagioni del Vivaldi”, con il contributo della Regione Piemonte. Tutti i concerti sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
Conosciamo gli artisti
Sergio Pallottelli
Svolge attività concertistica su cinque continenti, in veste solistica e cameristica. Avendo suonato quasi tutto del repertorio tradizionale, è sempre alla ricerca di novi progetti da poter eseguire. La trascrizione dal repertorio di altri strumenti, in particolare, è un interesse molto stimolante per il flautista, così come lo sono le collaborazioni con
compositori viventi, per promuovere la musica dei nostri giorni. Si è esibito per dodici anni, con Ensemble di musica contemporanea Aperio, in Texas. Per 25 anni ha vissuto negli Stati Uniti, dove ha ricoperto le cattedre di flauto presso la University of Bridgeport dal 2004 al 2011, poi alla Longy School of Music a Boston, dal 2017 al 2023.
Dal 2023 è docente di flauto presso il Conservatorio Vivaldi di Alessandria, cosi come al Festival internazionale estivo di musica da camera Zodiac Music Festival, in Francia. È direttore e docente di flauto del corso internazionale Flauti al Castello, a Perugia. La sua attività concertistica lo vede coinvolto in festival internazionali in tutto il mondo, Japanese Flute Symposium (Fukuoka 2019), American Flute convention; numerose volte si è esibito in qualità di solista con le Filarmoniche nazionali del Perù, Ecuador, Orquesta da Camara de Monterey in Messico; viene invitato dalle istituzioni più importanti del mondo come concertista e a offrire masterclass.
Roberto Issoglio
Ha iniziato gli studi di pianoforte a Torino, proseguendoli in Germania. Ha frequentato corsi di perfezionamento con Pavel Gililov e con Peter Lang al Mozarteum di Salisburgo. Dopo il Diploma di Pianoforte, ha conseguito i Diplomi accademici di II livello in Pianoforte a indirizzo concertistico e in Didattica dello strumento. Oltre all’attività concertistica come solista, collabora regolarmente quale camerista con vari gruppi. Ospite di numerosi festival internazionali, ha suonato in sale prestigiose tra cui la Philharmonie e la Konzerthaus di Berlino, St. Martin in the Fields a Londra, il Palau de la Musica di Valencia, la Cemal Reşit Hall di Istanbul.
Ha registrato numerosi CD e tiene corsi di perfezionamento di Pianoforte e di Musica da camera. Dal 2008 è Direttore artistico del Festival di Pasqua del Comune di Cervo, in Liguria. È stato professore ospite presso l’Università tedesca di Osnabrück e docente di Musica da camera presso i Conservatori di Cosenza e Torino. Per la stessa disciplina è attualmente titolare di cattedra presso il Conservatorio Vivaldi di Alessandria.
FOTO- I due esecutori