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Romolo De Magistris

Riscoperta di un pittore - Mostra da sabato 11 alla ex chiesa della Misericordia

Renzo Rolando, noto artista e restauratore casalese,  ha scoperto (su segnalazione di partenza dell’arch. Rosella Cappa) un pittore non da poco: Romolo De Magistris (Borgo San Martino-1882-1944) e ne fa oggetto di un bel fascicolo e di una mostra alla ex chiesa della Misericordia che verrà inaugurata sabato 11 alle ore 17 e sarà aperta sabato 11 e 18 dalle 17 alle 20 e domenica 12 e 19 dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 20.

Ci troviamo di fronte quindi  a un pittore e restauratore con Commissioni di livello come le scenografie di alcuni teatri casalesi e la realizzazione di bozzetti (splendidi) per un francobollo dedicato a San Francesco.

Belli anche i paesaggi (citazione per la cascina Colombarone). Notevoli anche i quadri di frutti, fiori, nature morte. Era amico dei pittori dell’epoca come Micheletti che gli fece un bel ritratto.

l.a.

Questo un prezioso contributo dell’arch. Cappa.

L’intenzione di organizzare una vera e propria mostra su questo personaggio scaturisce dal desiderio di far conoscere le opere di questo pittore rimasto sconosciuto per tanti anni. La discendente, a cui Romolo ha lasciato le sue opere, ha voluto farle restaurare per consentire a tutti noi di conoscere finalmente questo personaggio, nato e vissuto a Borgo San Martino.

Il merito di avere raccolto documenti e notizie è di Renzo Rolando. Io vorrei tratteggiare la storia in cui si inseriscono artisti finora sconosciuti, che meritano di essere valorizzati.

Di quale periodo ci stiamo occupando?

Fine ottocento, inizio novecento: la tecnica fotografica è appena nata. Utilizzata solo in casi speciali: foto di famiglia, di militari in divisa, di occasioni pubbliche. Ma la pittura è qualcosa di diverso!. Prima le pitture c’erano soltanto nelle case dei ricchi e nelle chiese.

Ma a cavallo dei due secoli, ritratti, paesaggi, nature morte possono abbellire anche le case di una nuova classe sociale che si sta sviluppando e che vuole assecondare l’espressione artigianale di buon livello. Mi riferisco ai nuovi arredi, ai tessuti preziosi, alla vetreria delle finestre e a tanti altri esempi che hanno costellato il periodo liberty.

Nei primi decenni del XX secolo il Monferrato vive un periodo di particolare benessere. Molti posti di lavoro per l’estrazione e la lavorazione della marna e un’agricoltura già bene organizzata. Lavoro impiegatizio, imprenditori, trasporti, costruzione di canali e di altre infrastrutture.

In questo clima si inseriscono molti artisti che hanno gravitato intorno a Casale, stimolati anche da presenze importanti come, per esempio, il celeberrimo Leonardo Bistolfi. Alcuni di questi pittori frequentano l’Accademia di Belle Arti di Torino.

Romolo no. E’ un autodidatta, dotato di un talento innato. E’ figlio di contadini. Suo fratello fa il lattoniere.

In quel periodo la conoscenza delle notizie e delle esperienze artistiche e culturali era limitata dalle condizioni economiche e dalla poche possibilità di divulgazione. Ma Romolo viaggia, osserva, studia, compra riviste! Per vivere fa il decoratore e dipinge le volte delle case e delle trattorie, le edicole cimiteriali. Compone insegne per negozi. Disegna cartoline, anche su temi sacri (Romolo era un bravissimo grafico!). Partecipa a concorsi di disegno. Uno, in particolare, indetto dalle “Poste Italiane”, per la composizione di un francobollo , in occasione dell’anniversario di San Francesco d’Assisi.Romolo, appena può, si mette a dipingere. Per sé! Per i suoi amici e per un suo parente a cui era particolarmente affezionato Ei suoi successori hanno trovato una collezione ricchissima di opere … su carta … su tela… su supporti di fortuna. Una collezione che generosamente hanno voluto restaurare ed esporre. Per farci riflettere: l’artista dei tempi trascorsi, anche se non è una star, può essere riconosciuto e valorizzato, per aiutarci a liberare in ciascuno di noi la curiosità e la memoria.