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Ricordando Luigi Canina

Le celebrazioni del 1995

Sono iniziate celebrazioni nel 230° anniversario della nascita di Luigi Canina, architetto, archeologo, storico e teorico dell'architettura di rilevanza europea. Ci piace ricordare che trent’anni fa, in occasione del bicentenario della nascita  di Canina l'Archivio di Stato di Torino, la città di Casale Monferrato e il Politecni­co di Torino avevano orga­nizzato una mostra al Salone Vituli, aperta dal 28 ottobre al 19 novembre 1995, curata dall’arch. Giulio Bourbon, dall’arch. Laura Guardamegna e dal prof. Augusto Sistri, casalese, docente al Politecnico di Torino. 

Alla mostra si erano aggiunte due giornate interna­zionali di studi. Alla prima giornata (28 ottobre) hanno aderito studiosi molto importanti, tra cui l’archeologo Horst Blank (Istituto Archeologico Germanico di Roma), gli storici dell’architettura e dell’arte Adrian Forty (Bartlett University di Londra), Werner Oechslin (Politecnico Federale di Zurigo), Carlo Olmo (Politecni­co di Torino), Aurora Scotti (Poli­tecnico di Torino), che hanno trattato di «Classicismo e anticlassicismo nella cultura europea del pri­mo Ottocento». La se­conda giornata (29 otto­bre) è stata dedicata alla «Figura e all'opera di Luigi Canina», con in­terventi del gruppo che ha condotto le ricerche documentate e curato le manifestazioni: arch. Laura Guardamagna, dott.ssa Federica Paglieri, arch. Liana Pastorin, prof. Augusto Sistri e Dionigi Roggero, con un approfondimento su «Gli anni giovanili e la formazione culturale di Luigi Canina tra le contraddizioni di un’età di passaggio (1805-1821)», rimasto inedito in quanto non furono pubblicati gli atti del convegno, ma solo il saggio-ca­talogo «Luigi Canina (1795-1856) ar­chitetto e teorico del classicismo» con prefazione di Werner Oechslin scritti di Laura Guarda­magna, Liana Pastorin e Augusto Sistri, edito dalla Guerini & Associati. Il sindaco Riccardo Coppo (affiancato dall’assessore Elio Carmi) aveva giustamente ricordato "che la città deve a Canina la conservazione della Cattedrale di S. Evasio, poiché l'architetto Antonelli ne aveva proposto la ricostruzione. Infatti il Canina approvava «il ristabilimento di alcune chiese, come quella dell'Araceli in Roma, di Santa Maria del Fiore in Firenze e ultimamente della cattedrale di Casale da farsi conservando lo stile proprio di ciascuna, non rinnovandolo con qualunque altra forma, fosse pure delle migliori»". Ancora il sindaco:  "Il rilancio culturale, anche in momenti non facili come questi, passa anche attraverso iniziative di città d'arte come la nostra”, citando ancora i convegni sul castello e sul Guazzo.

Continuiamo a ripetere che potrebbe anche essere l'occasione per il restauro della statua del Canina ospitata di fronte a Santo Stefano.

l.a.-d.r.

FOTO. Il Monferrato del 1995