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Giovanni Battista Polledro
Piovà Massaia: musicista ritrovato. Dalla Russia al concerto con Beethoven
Dal borgo del Monferrato astigiano di Piová Massaia ebbe origine Giovanni Battista Polledro (1781-1853), violinista e compositore allievo del maestro Maurizio Calderara di Casale Monferrato che impartì lezioni quotidiane per oltre tre anni e mezzo al musicista piovese, attivo nella prima metà del 1800 e oggi dimenticato ma che raggiunse una celebrità di dimensione europea.
Il padre Teodoro, vista la passione del figlio per il violino già sviluppata dall'infanzia,
lo affidò al primo violino astigiano Gaetano Vay da cui apprese l'arte e l'abilità che lo distinguevano tra gli altri violinisti.
Il quindicenne Polledro si trasferì a Torino e diventò allievo del maestro Pietro Paris della Regia Cappella, trovando impiego l'anno successivo nell'orchestra del Teatro Regio con un compenso di 100 lire tramite Gaetano Pugnani, uno dei migliori violinisti dell'epoca. Polledro, visto il modesto interesse dei Savoia per la cultura, si trasferì nel 1805 da Torino a San Pietroburgo e Mosca, nel 1811 a Varsavia e Bratislava e nel 1812 a Berlino e Lipsia, ottenendo un grande successo con il suo virtuosismo. Nessun musicista poteva vantare la fama continentale di Polledro, tranne Mozart.
Il 6 agosto 1812 a Karlsbad avvenne l'incontro tra il modesto ma talentuoso Polledro e Beethoven rendendo celebre il nostro violinista. I due musicisti organizzarono genialmente in sole dodici ore un concerto di beneficenza definito "povero concerto dei poveri" dedicato ai superstiti dell'incendio della città di Baden. Beethoven accompagnò al pianoforte Polledro riferendo che il signor "Polledrone" aveva suonato bene dopo aver superato il suo abituale nervosismo.
Nel 1816 la competizione tra i monarchi europei proiettò Polledro dal re di Sassonia come primo violino per 1500 talleri e Dresda fu definita città della musica di Corte grazie alla sua abilità musicale. Definito uno dei più eccellenti concertisti dell'epoca fu assunto anche a Praga nel 1821 come maestro di cappella. La sua più importante composizione fu la "Missa Solennis" per coro e orchestra e a questo punto il re Carlo Alberto lo richiamò in patria per risollevare le sorti del suo teatro con il compenso di 5000 lire, equivalenti ai 1500 talleri percepiti in Sassonia, oltre ad un alloggio nei Palazzi Reali. Polledro acquistò due violini, un Amati e un Guarneri del Gesù, le industrie cremonesi che produssero l'eccellenza della liuteria mondiale unitamente a Stradivari.
Da aggiungere che a Torino nel 2012 è stata fondata l'orchestra da camera Giovanni Battista Polledro diretta dal maestro Federico Bisio e intitolata all'ultimo rappresentante della scuola violinistica piemontese. La storia dell'illustre piovatese è emersa grazie alle ricerche dell'avvocato Paolo Lupo e della professoressa Clelia Parvopassu.
Armano Luigi Gozzano
FOTO. Giovanni Battista Polledro
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