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Scoglio:installazione "gelata"
Questa volta l’architetto casalese Paolo Scoglio non ha vinto l’ennesimo premio per le sue creazioni perfettamente integrate con la natura, ma il riconoscimento è comunque importante a livello internazionale e certamente…molto dolce.
A Scoglio è stato assegnato il compito di realizzare un’istallazione per il SIGEP il Salone Internazionale del Gelato e della Pasticceria che si è svolto dal 18 al 22 gennaio 2025 alla Fiera di Rimini.
È il più importante appuntamento del settore a livello mondiale e ogni anno è visitato da migliaia di operatori. Anche per questo l’opera di Scoglio dal titolo “Glacial Drip” è stato un biglietto da visita che non è passato inosservato sia per le dimensioni, sia per il messaggio che ha lanciato: si tratta di una porta verso un altro mondo: uno spazio immersivo che parla di freddo, sì, ma evocando il cambiamento che sta coinvolgendo i ghiacciai alpini destinati a scomparire per il riscaldamento globale per essere sostituiti da un nuovo paesaggio costituiti da alghe, licheni e muschi.
Per l’opera Scoglio ha usato stecchetti di legno disposti a griglia verticale in modo da replicare la topografia di un vero paesaggio alpino. I materiali vivi, biologici e biodegradabili perché anche questa, come tutte le creazioni di Scoglio, è stata progettata per essere completamente reversibile e tornare alla stessa natura che l’ha generata. Ogni stecchetto è adornato con muschi e microalghe, creando un ambiente vivente, che forma, nel suo complesso, un giardino percorribile di piante alpine medicinali e aromatiche.
I visitatori di questo “Portale Gelato”, attraversano anche carote di ghiaccio simili a quelle che gli scienziati stanno recuperando dai paesaggi ghiacciati in fusione delle Alpi. Proseguono poi lungo la valle centrale, esplorando i biomi di piante medicinali e botaniche e poi finiscono per assaporarle nel “Gelato super-food”. Una curiosità: tra le Alghe utilizzate la Chlorella, uno degli organismi fotosintetici più antichi e potenti della Terra; è dieci volte più efficiente delle piante nella fotosintesi. “Nel progetto Glacial Drip, ci sono 13 bioreattori - si legge nella scheda tecnica - concepiti e prodotti da ecoLogicStudio in edizione limitata. Questi catturano attivamente una quantità di CO2 equivalente a quella di 10 alberi maturi. Filtrano anche gli inquinanti atmosferici e rilasciano ossigeno. Il processo di filtrazione produce biomassa pura con un alto valore nutrizionale, inclusive di proteine vegetali e vitamine. È una soluzione pionieristica per un paesaggio rigenerativo in grado di supportare la salute umana prendendosi cura al tempo stesso del pianeta che condividiamo”.
Alberto Angelino