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Conzano: “I Giardini Segreti”
Fra conscio e subconscio, fra “onirico” e “fanciullesco” nella personale di Paolo Novelli a Villa Vidua
Un “Eden misterioso” declinato “in una serie di suggestioni simboliche”, che incoraggia il visitatore a perdersi in “autentiche esplosioni di colori chiusi da sottili bordi neri”, incamminandosi lungo sentieri che si addentrano in un “bosco di fiaba” nel quale appaiono la Casa della Strega oppure quella dei Sette Nani. È la crasi fra conscio e subconscio, fra “onirico” e “fanciullesco” nella personale di Paolo Novelli, “I Giardini Segreti”, a dare il la alla nuova stagione espositiva di Villa Vidua di Conzano dopo l’”assaggio” dell’evento in costume per il 240° compleanno di Carlo Vidua.
Casalese, diplomatosi al Liceo Artistico “Canina”, Novelli consegue la laurea in Architettura a Torino prima di voltare totalmente pagina e sposare in toto la pittura. Fiaba e sogno forgiano l’imprinting, la firma originale della sua arte che, in parallelo alla mostra “In viaggio con Don Chisciotte” al Castello di Rocca Grimalda nel 2013, viene accostata ad un altro, celeberrimo, pennello della fiaba, Lele Luzzati. A Conzano Novelli, reduce da una kermesse promossa a Rodi da un suo ex studente che vive sull’isola greca, ritorna dopo il successo dell’annullo filatelico dedicato a Pinocchio presentato in una delle passate edizioni della Fiera degli Antichi Mestieri.
Il catalogo de “I Giardini Segreti”, organizzata in collaborazione con la galleria 111Lab di Casale e curata da Carlo Pesce, comprende oltre un centinaio di opere “sognanti”, in bilico fra foreste lussureggianti e personaggi-icona come Alice nel Paese delle Meraviglie o Pinocchio. Saluta il pubblico, prima dell’ingresso nel salone principale, un volume con le illustrazioni dei 22 arcani maggiori dei tarocchi. Nella sala dedicata a Colombotto Rosso è, invece, consultabile una miscellanea di disegni “sparsi”, alcuni dei quali collezionati nel raccoglitore tematico “Quando ero in India”.
"Novelli ha costruito il suo mondo partendo dalla natura, un demiurgo che ha strutturato dapprima un Eden misterioso per poi rimescolarlo e declinarlo in una serie di suggestioni simboliche – spiega Carlo Pesce nell’introduzione alla retrospettiva conzanese - Di fatto, si tratta sempre della rappresentazione di giardini segreti, o meglio, di visioni che ci permettono di osservare il "giardino segreto" dal quale fuoriesce lo spirito di questo artista. E prosegue: Perdersi nei suoi lavori significa accettare di incamminarsi su un sentiero che si addentra in un bosco di fiaba nel quale si può trovare la Casa della Strega oppure quella dei Sette Nani. E la percezione di una certa ambiguità di fondo che rende straordinarie le opere di Novelli. L'impressione superficiale è di pace e tranquillità, ma come in tutte le fiabe c'è il rischio di incontrare qualcosa di oscuro che si nasconde nel segreto di ogni nostro giardino. L'esito è di grande valore estetico, quasi ipnotico, un labirinto nel quale ci si perde e ci si ritrova".
Al taglio del nastro sabato dopo il saluto del sindaco Emanuele Demaria la consigliera di Casale Francesca Di Bernardo ha annunciato, per il 2026, una retrospettiva incentrata su Novelli al Castello dei Paleologi.
“I Giardini Segreti” rimarrà aperta fino al 30 marzo, il sabato e la domenica dalle 15 alle 18: altre visite sono effettuabili su appuntamento.
Paolo Giorcelli
FOTO. Novelli, a sin, e il sindaco Demaria alla inaugurazione della mostra a Conzano (f. Luigi Angelino)