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L'organista Stirone a Giarole
Non solo Bach, con Tournemire un pezzo in equilibrio tra il gotico e il romantico
Strumento dalle belle sonorità l’organo della parrocchiale di Giarole nato Lingiardi nell’Ottocento e ricostruito da Giuseppe Gandini nel 1913, poi automatizzato nel 1975. Merito quindi a Roberto Stirone di tenerlo in vita domenica con un concerto dedicato alla figura di Johann Sebastian Bach di cui abbiamo ascoltato brani noti come Fuga in Do maggiore (The “Fanfare”), Fuga in Do minore BWV 574, Arioso dalla sinfonia Cantata n. 156 Mattheus – Final da Bach’s Memento, Jesu bleibet meine freude dalla “Cantata BWV 147” eWir danken dir, Gott, wir danken dir’ dalla cantata n.29.
Il tutto con una gradevolissima contaminazione del compositore Charles Tournemire (Bordeaux 1870 - Arcachon 1939): “Paraphrase-Carillon” dove Stirone è stato bravissimo nel proporre un pezzo in equilibrio tra il gotico e il romantico, ben inserito in quell’onda di misticismo che accompagna la riscoperta della scrittura organistica nella Francia di fine ‘800, ma con passaggi che schiudono la modernità.
Il concerto è stato preceduto dai saluti del sindaco Giuseppe Pavese e del parroco don Simone Viancino.
LUIGI A.