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“La valigia di zia Elsa”
La Resistenza nel Monferrato, la tragedia degli ebrei di Casale e Moncalvo, di Patrizia Monzeglio
A quante persone succede di aprire una valigia e trovarsi catapultati nella Storia, quella con la S maiuscola?
“La valigia di zia Elsa” è un romanzo ambientato in Piemonte, in un immaginario paese del Monferrato, che affronta il tema della Resistenza, mettendo in evidenza non solo ciò che ha significato quel momento storico per la generazione che l’ha vissuta ma anche ciò che rappresenta oggi per chi si deve rapportare con la “memoria”, composta di cose note, di quelle raccontate in famiglia, e delle parti che mancano e forse sono perdute per sempre, come per ogni passato.
Un romanzo su come rapportarsi alla memoria della Resistenza e sulla nostra responsabilità di difenderla e mantenerla viva.
Francesca, la protagonista del romanzo, è una scrittrice che trova nella valigia della zia, da poco defunta, vecchie foto e vecchie lettere risalenti alla gioventù della madre, documenti che raccontano storie famigliari a lei sconosciute, lati oscuri del passato dei suoi genitori e dei suoi parenti, mettendo in luce una realtà diversa da quella a lei nota. Come un vaso di Pandora, dalla valigia escono interrogativi scomodi, dubbi, misteri famigliari. Una foto in particolare, scattata il 5 settembre del 1943 davanti ad una casa di campagna, che ritrae due giovani uomini e due giovani donne. Turbata dalla scoperta, Francesca si mette sulle tracce della verità e, per trovare il giusto distacco e comprendere le proprie radici, intrecciate strettamente con la memoria storica della propria terra, racconta la sua ricerca in un romanzo.
Con il ritmo di un mistery – ci sono misteri più coinvolgenti di quelli che toccano i nostri cari? ‒ il romanzo si snoda fra Casale, Torino e le colline del Monferrato, dove potrebbero esserci ancora dei testimoni delle vicende adombrate nelle carte riemerse, e, traendo spunto da fatti veri seppur rielaborati in forma romanzata, affronta temi importanti come il dramma dell’8 settembre, quando alcune famiglie videro i parenti schierati su fronti diversi, la tragedia degli ebrei di Moncalvo e Casale, la lotta partigiana nel Monferrato (la Banda Lenti, la banda Tom),le Brigate Nere e la Repubblica di Salò, il difficile ritorno alla normalità nel dopoguerra, il rischio di veder scomparire la memoria della Resistenza a distanza di 80 anni dalla fine della guerra.
Patrizia Monzeglio è nata a Vignale Monferrato, in provincia di Alessandria, nel 1957. Laureata in Economia, ha lavorato per un grande gruppo bancario, a livello manageriale. Nel 2017 ha conseguito una seconda laurea in Filosofia, con una tesi dal titolo Vita activa di Hanna Arendt, riflessioni sulla sua attualità. Per lavoro, ha vissuto a Bologna e a Milano; ora vive a Torino e trascorre il tempo libero nel Monferrato. In qualità di assessore di Vignale Monferrato è stata curatrice delle mostre “Memorie di Resistenza vignalese” e “Vignalesi ai tempi della Grande Guerra”. Con Neos edizioni ha pubblicato nel 2022 il romanzo “La ragione del silenzio”.
208 pagine - € 17,00
www.neosedizioni.it Via Beaulard 31, 10139 Torino, Info: 0117413179