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IL FAI Vercelli a Trino

Con presentazione del volume "Devozione In Risaia", edito da Donne & Riso - Sabato e domenica a Lucedio
Il FAI di Vercelli presidente Paoletta Picco nelle Giornate Fai di Primavera mette in calendario oltre a visite a Vercelli e a Saluggia l'abbazia di Lucedio (sabato e domenica) e fa anche domenica 26 marzo al pomeriggio una puntata a Trino per visitare Palazzo Paleologo (conosciuto anche come Castello) nella centrale Piazza Garibaldi. A Trino punta pure (vedi altro articolo il Fai di Casale).
LUCEDIO (TRINO)
SABATO 25 e DOMENICA 26 MARZO
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Campanile abbaziale di Lucedio (Trino). Il campanile della chiesa di Santa Maria di Lucedio, alto 36 metri, è una delle poche strutture abbaziali originali dell'intero complesso edificato nel 1123 dai monaci cistercensi di La Ferté chiamati dal marchese Aleramo a bonificare l'area. Quest'anno il campanile sarà oggetto di un'apertura "teatralizzata" per ricordare proprio i 900 anni di fondazione. Le visite (tutte solo su prenotazione) si completeranno con quelle a Palazzo Paleologo, a Trino, (solo il pomeriggio del 26 marzo) dove sono conservati alcuni arredi della chie4sa abbaziale di Lucedio.
Restaurato tra il 2005 e il 2007 e aperto il 5 maggio 2007, il campanile di Lucedio (struttura originale risalente al XIII secolo) insiste con la sua pianta quadrata e torre ottogonale (scandita in quattro ordini con decorazioni in cotto, archetti e fregi dentellati) sulla chiesa abbaziale barocca ricostruita invece tra fine Seicento e inizio Settecento. Quest'ultima, oggi in fase di restauro, fu costruita sulla chiesa originale cistercense. Alla sommità del campanile, in origine, in ognuna delle quattro facciate più larghe, furono collocati quattro bacini architettonici. Coevo alla chiesa originaria cistercense, il campanile ha un'altezza di 36 metri. La sua originalità è sempre stata oggetto di grande interesse e di molti studi. La base, sottoposta a indagini archeologiche durante il suo restauro, ne conferma la costruzione medioevale con archetti, affreschi, schizzi. In occasione dei 900 anni di edificazione dell'intero complesso abbaziale, il campanile di proprietà della Provincia di Vercelli che ha in atto la convenzione con la Delegazione FAI di Vercelli per la sua apertura sarà location suggestiva per le visite teatralizzate curate dal gruppo TIART di Santhià. I giovani attori di TIART, in costume d'epoca, racconteranno la storia del campanile e dei Cistercensi che lo costruirono dando rilievo alle diverse figure storiche che si sono avvicendate nel complesso nel corso dei secoli: dai marchesi committenti, agli abati tra cui l'illustre Oglerio, ai monaci.
Entrata con prenotazione obbligatoria a: www. www.faiprenotazioni.it
Visite accompagnate con partenza alle ore 11, 12, 14:30, 15:30 il 25
(contributo minimo 5,00 euro).
Visite teatralizzate a cura della Compagnia TiArt alle ore 11, 12, 14:30, 15:30 il 26
(contributo minimo 8,00 euro).
Possibilità di iscrizione in loco al FAI.
-Si ringrazia la Provincia di Vercelli (ente proprietario del bene) con la quale la Delegazione FAI ha sottoscritto la convenzione per l’apertura.
DOMENICA 26
Palazzo Paleologo, Trino - Il borgo nuovo di Trino è già menzionato dal 1101. I secoli XII e XIII, per l'invidiabile posizione geografica e la fiorente economia, vedono il borgo continuamente al centro di accese contese tra i signori del Monferrato e il Comune di Vercelli. Palazzo Paleologo è in quei secoli già documentato come residenza degli Aleramo, (i committenti della costruzione dell'abbazia di Lucedio ai Cistercensi di La Ferté). Guglielmo il Vecchio vi dimorerà sempre. Passò quindi ai Paleologo e ai Gonzaga. Palazzo Paleologo, conosciuto a Trino anche come "Castello" si riferisce alla fase "paleologa" della dominazione dei Marchesi del Monferrato sull'area vercellese e casalese. Rimasti senza eredi gli Aleramo, nel 1306, il Marchesato del Monferrato passò a Teodoro I, secondogenito di Jolanda Aleramo e Andronico II Paleologo. Il Palazzo mostra una corte rettangolare porticata, addossata alle mura di cinta. L'ala settentrionale fu demolita nel 1959. Nel corso dei secoli i suoi saloni, un tempo ricchi di decorazioni pittoriche, sono stati adibiti a magazzini, botteghe, scuderie e guarnigioni militari. Il restauro del 2006 ha restituito al palazzo l'immagine attuale. Nel 2015 la mostra "Lucedio arte e cultura, gli arredi ritrovati" ha esposto al Paleologo alcuni arredi originali della chiesa abbaziale di Lucedio. Il Palazzo fu costruito nel XII secolo dagli Aleramo ed insiste nel territorio un tempo del Marchesato del Monferrato che comprendeva anche il territorio casalese.
Ore 15 -17: visite accompagnate al Palazzo
La sola visita accompagnata al Palazzo non necessita di prenotazione.
Ore 17: Dopo i turni di visita (15-17), alle ore 17 nella manica del castello sarà presentato il volume "Devozione In Risaia", edito da Donne & Riso per la cura della delegazione FAI di Vercelli.
Ore 18: A seguire, la Delegazione FAI di Vercelli in collaborazione con la Delegazione FAI di Casale Monferrato (che aprirà domenica pomeriggio il Museo Irico che si affaccia su piazza Garibaldi, di fronte a Palazzo Paleologo), organizzerà un aperitivo a cura dell'Alberghiero "Ronco" di Trino guidati dal docente Alessandro Pegoraro su prenotazione obbligatoria e contributo in loco di 10,00 euro.
Prenotazioni a:
FOTO. Palazzo Paleologo
-Si ringraziano, per il patrocinio il Comune di Trino ente proprietaria del bene, la Provincia di Vercelli su autorizzazione della Sovrintendenza per l’esposizione degli arredi ex chiesa abbaziale di Lucedio conservati al Paleologo nonché l’Istituto Alberghiero di Trino per l’organizzazione dell’aperitivo.