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Mercoledì 12 al "Vivaldi"

Presentazione del libro “Il canto della fenice” edito da LeMus e scritto da un ex studente dei corsi di Jazz.

 

La storia della musica è ricca di personaggi troppo presto dimenticati o non abbastanza considerati in vita. È il caso di Jeanne Lee, cantante raffinata e poliedrica dell’avanguardia jazzistica degli anni ’60 e attiva fino al 2000, annoverata nel maggio 2021 da Jazz Magazine come una delle dieci voci da (ri)scoprire d’urgenza.

L’entusiasmante storia di questa artista viene ricostruita nel nuovo libro firmato da Gabriele Guglielmi e pubblicato dalla casa editrice LeMus, “Il canto della fenice. Il libero jazz di Jeanne Lee”, arricchito dalle interviste a due dei più noti jazzisti italiani, Paolo Fresu e Enrico Rava, che collaborarono con lei.

Il testo verrà presentato ufficialmente:

mercoledì 12 giugno, alle ore 17

presso l’Auditorium Pittaluga del Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria

 istituto dove questo lavoro di ricerca originariamente è nato.

Il testo infatti è una versione aggiornata e ampliata della tesi di laurea di Guglielmi, alessandrino diplomatosi nell’ottobre 2022 al biennio accademico di Canto Jazz presso il Conservatorio cittadino sotto la guida della prof.ssa Laura Conti.

Modererà la presentazione un altro docente dell’istituto, lo storico del jazz Guido Michelone, e insieme all’autore saranno ospiti Alice Fumero, in rappresentanza della casa editrice LeMus, e il pianista Paolo Maggiora.

Jeanne Lee (1939-2000) è stata cantante, poetessa, danzatrice, compositrice, improvvisatrice ed educatrice statunitense. Un’artista multidisciplinare con una carriera quarantennale e più di 40 album registrati. Molto difficile etichettarla, perché la sua storia, divisa fra gli Stati Uniti e l’Europa, abbraccia non solo gli sviluppi del jazz d’avanguardia dell’epoca, il cosiddetto free jazz, ma anche quelli della musica di ricerca extrajazzistica (collaborò con il compositore John Cage) e fu vicina ai movimenti artistici degli anni ’60, la poesia sonora e Fluxus, senza farle dimenticare le radici blues e afroamericane che portarono alcuni giornali dell’epoca a considerarla erede di Billie Holiday. Insomma, un personaggio a tutto tondo, che negli ultimi anni sempre più viene ricordata e che, anche grazie a recenti ritrovamenti discografici, rinasce nell’ascolto di un pubblico sempre più vasto un po’ come la fenice del mito.

 

“Questo lavoro di ricerca è iniziato quasi per caso” afferma l’autore, “e si è rivelato una vera e propria avventura sulle tracce di una meravigliosa artista che non conoscevo e della quale mi sono innamorato al primo ascolto. Ho trovato in Jeanne Lee uno spirito affine al mio e, in un certo senso, anche una maestra e sono felice di contribuire in qualche modo a far conoscere la sua arte ad un pubblico nuovo attraverso questa pubblicazione”.  Il testo cerca dunque di inserire la parabola di questa donna e artista in un orizzonte più ampio di quello della sola storia del jazz, evidenziando i rapporti con le altre discipline e mettendo in luce l’importanza dello strumento voce nell’ambito delle avanguardie artistiche del periodo anche attraverso link a materiali multimediali che vengono forniti al lettore.

 “Il canto della fenice. Il libero jazz di Jeanne Lee” è acquistabile online (Amazon) e in libreria, e sarà successivamente pubblicato anche in ebook.

 

 L’AUTORE: GABRIELE GUGLIELMI

È cantante, esperto in vocologia artistica, didatta e direttore corale. Diplomato in Canto Jazz presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria e laureato presso l’Università di Genova in “Informazione ed Editoria”. Ha lavorato alternando progetti in piccole e grandi formazioni jazz/pop a partecipazioni in spettacoli di prosa o di teatro musicale. Dirige diverse realtà corali (di ambito gospel, pop, musical) e svolge attività come insegnante di canto per enti, associazioni, scuole nella provincia di Alessandria. www.gabrieleguglielmivoce.it 

 

L’EDITORE: LEMUS EDIZIONI

L’Associazione culturale LeMus è senza scopo di lucro e promuove la divulgazione della cultura musicale – con concerti, incontri e libri – raccontando storie perdute e dando voce a narrazioni attuali e nuove proposte. LeMus vuole restituire alla memoria collettiva preziosi saperi, dare spazio alla ricerca e incentivare la creatività; vuole avvicinare le persone alle innumerevoli LEtterature MUSicali nelle quali, spesso inconsapevolmente, siamo immersi.

LeMus nasce il 10 settembre 2019 per iniziativa di Giovanni Caprioli e Alice Fumero, amici laureatesi in Musicologia all’Università di Pavia, che si sono rincontrati dopo parecchi anni scoprendo che la musica rimaneva la loro più grande passione. Hanno perciò deciso di circondarsi di amici, appassionati e professionisti con cui condividere questa avventura.