Notizia »
I trent'anni di Castelli aperti

Ne parliamo con la presidente Bogliotti-
l.a.Castelli Aperti, ha iniziato i suoi tour la scorsa domenica favorendo la visita a ben ottanta luoghi ma quello che è importante è che celebra trent’anni di apertura, con la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Piemonte.
Ne parliamo con Elisa Bogliotti, neopresidente dell’Associazione Amici di Castelli Aperti. Conosce bene la macchina di cui fino a ieri era addetta stampa. “Era il 1995 quando, con il sostegno della Regione Piemonte, prendeva vita un progetto ambizioso: restituire vitalità alle dimore storiche del territorio e renderle accessibili al grande pubblico. Da allora, edizione dopo edizione, il circuito si è trasformato in un vero e proprio viaggio collettivo nella memoria architettonica e culturale della regione, contribuendo in modo concreto alla salvaguardia e alla riscoperta di un patrimonio che oggi si conferma tra i più ricchi e articolati del panorama nazionale…”.
E prendeva, aggiungiamo noi, il via da Langhe, Monferrato e Roero, direttore Umberto Fava, Società consortile a sua volta nata il 12 febbraio 1995 al Castello di Mango con soci di peso e subito 72 milioni di quota. Quest’anno saranno appunto oltre ottanta i luoghi che apriranno le loro porte: castelli medievali e manieri rinascimentali, giardini storici e ville aristocratiche, musei, borghi fortificati e residenze nobiliari e tra questi per la nostra zona il castello di Giarola (il proprietario, conte Giose Sannazzaro Natta è stato tra i nostri fondatori”, chiosa la Borlotti), il borgo di Rosignano ("il sindaco chiesa è un vulcano di idee”, noi ci aggiungiamo l’apertura di villa Maria alla Colma), il borgo di Ozzano, i castelli di Uviglie e Razzano, la torre di Viarigi, la rocca di Verrua Savoia. La trentesima edizione ha portato il restyling completo del sito ufficiale www.castelliaperti.it, grazie alla graphic designer e illustratrice Alice Lotti. Il nuovo portale si presenta con un design pulito e moderno, una navigazione intuitiva e un impianto visivo fortemente evocativo: fotografie in alta risoluzione, colori vivaci, una tipografia elegante e una struttura che guida l’utente in modo naturale alla scoperta del circuito. Non solo una vetrina, ma un vero archivio digitale del patrimonio piemontese, con approfondimenti, percorsi e strumenti per esplorare in autonomia un mosaico culturale di straordinario valore. “Castelli aperti - ci dice la Bogliotti- celebra il passato guardando il futuro, potenziando gli eventi e incoraggiando le nuove generazioni a scoprire il nostro patrimonio culturale”. Le suggeriamo la parola Monferrato, risponde: “Una terra dalle grandi potenzialità, dobbiamo contribuire a sfruttarle”.