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''I ristoranti d’Italia''

Ecco il nuovo Golosario di Paolo Masobrio e Marco Gatti con molte schede del Casalese

Successo con ventimila presenze di 'Golosaria Milano', patron Paolo Masobrio (Papillon) che ha presentato con Marco Gatti la nona edizione de ''I ristoranti d’Italia''. Sfogliamola. 

Casale: ”Ambiente di rara bellezza’’, è l’inizio della scheda per il ristorante della Accademia Filarmonica (via Mameli) coi complimenti a Nicola Mecca per aver affidato la cucina a tre giovanissimi ("con una personalità che stupisce’’) Luca Filia, Giulia Lollo, Claudia Rabaglino. Quindi eccp Amarotto (“La cucina monferrina si incontra con quella dell’Emilia, terra di origine di Lorenzina”) e Casamatta in piazza Castello (“contaminazioni internazionali e sapori monferrini’’). Poi Doppio Zero in piazzale Aeronautica (''abbinamento pizza/champagne''), la Faletta alla Mandoletta (“Paolo Viviani esalta le ricchezze culinarie del Piemonte”), la Locanda Rossignoli (“indirizzo sicuro nel centro di Casale”, patron Marco Ginepro), Osteria Bar Sport di San Germano (“Materie prime di qualità per i piatti buoni e gustosi di Tommaso Negri”, nipote d’arte la nonna ci portò la novelle cuisine, alla Sofora di San Martino, questo lo agiungiamo noi).
Ancora due schede per Radice Osteria contemporanea in via Piccaroli (“Nicolo Guaschino rivestisce di elementi interessanti una cucina piemontese storica”) e La Torre in via Candiani (‘’Patrizia Grossi attinge dalla tradizione famigliare per piatti patrimonio…”).
FerMi a Frassinello è una "raffinata osteria con 500 vini piemontesi... un vero gioiello”. A Gabiano Agriturismo 3 orologi con "ricette della tradizione e prodotti dell’orto". La Commedia della pentola ha la sua scheda a Lu-Cuccaro (''un piacevole balcone gastronomico di prim’ordine’’). Ecco lo storico Tre Merli di Due Sture di Morano Po (''cucina di risaia”) e a Olivola I due buoi (''splendida location’’, che è poi la villa Guazzo-Candiani, scrittore e ammiraglio, chef Marco Molaro.
Riccardo Vernagallo è ai fornelli del Boccadoro di Ponzano ("cucina schietta e autentica”). Siamo poi in ordine alfabetico a Rosignano alla Casa di Babette, chef Stefano Castello (''l’ambiente rievoca un bistrot francese”. Antichi Sapori è sulla piazza centrale di Sala ("da non perdere le paste fatte in casa’’). 
Passiamo al Ristorante di Crea sulla piazza della Basilica "con una teoria di piatti che emozionano al pari della location”).
“Tutto è elegante in questa osteria di lusso…”, siamo poi all’Osteria Treville con ‘’vista mozzafiato… teoria di piatti realizzati da Massimiliano Coppo”.  
Serenella-Le tre lasagne ha la sua scheda a Vignale (“prezzi molto competitivi”) e chiudiamo la rassegna alessandrina a Zanco di Villadeati con il Da Maria (9 assaggi se prendete il menù degustazione, 40 euro).
Nell’astigiano si parte con l’Antico Granaio di Calliano (“indirizzo sicuro per cucina tradizionale”) e, sempre a Calliano, il San Desirè (“si viene per gli agnolotti”). Da Coccolato quasi ovvio il Cannon d’Oro (con dehor panoramico) e poi Cantina del Ponte (“trattoria vineria in centro”), Cantina Nicola (“ispirazione territoriale e fantasia”) e Cascina Rosengana (con bottega).

Moncalvo: “cucina collaudata” al Centrale; “qualità e calore del servizio” per il Corona Reale e “ogni volta è una esperienza piacevole” per l’Uva Spina (Strada Casale).

A Montemagno ritroviamo i fratelli Palermino con La Braja (“locale caloroso ed elegante”). A Penango la Locanda del Sant’Uffizio (per noi, alla nostra prima guida con Aldo Timossi, con un ricordo a Beppe Firato) dove la brigata di Enrico Bertolini qui guidata da Enrico Boffa è “autrice di una delle migliori proposte culinarie del Monferrato”.

A Portacomaro Bandini con “cucina della tradizione rivisitata”.

In provincia di Vercelli schede per l’Archingusto dei fratelli Bruera a Crescentino (citazione anche per la gastronomia Mamma Rita) e Massimo a Trino (“guizzi creativi’’). 

In totale 634 pagine di piacevole lettura (anche turistica) al prezzo di 23,90 euro. 

PS: lasciamo al lettore vedere quale tipo di 'faccine' ha assegnato ai nostri ristoranti.

 
Luigi Angelino