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Monferrato Classic Orchestra

Domenica al Muncipale ha 'scherzato' con Mozart - Diretta da Vittorio Sebeglia

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 Sotto la discreta quanto attenta guida del primo violino, Vittorio Sebeglia la Monferrato Classico Orchestra ha dato prova della sua bravura domenica al Municipale. Il programma all’inizio è stato sinteticamente illustrato dal direttore artistico Sabrina Lanzi (stampatelo per favore); ricordato anche che il concerto era dedicato al violinista Paolo Chiesa.

Inizio non facile con l’Adagio per archi, Op. 11 di Samuel Barber, compositore statunitense scomparso a New York nel 1981, una melodia toccante dalla intensa emozionalità utilizzata in numerose produzioni cinematografiche e teatrali. Poi la MCO ha scherzato con Mozart in “Ein musikalischer Spaß” (Un gioco musicale), K. 522 “Divertimento per due corni e quartetto d’archi”, musica divertente, infarcita di voluti clamorosi errori armonici e ritmici, frasi meccaniche e ripetitive e passaggi che imitano intenzionalmente una notazione inaccurata, letta come  una parodia satirica delle opere di compositori meno competenti dell’epoca. L’opera è anche celebre per l’uso precoce della politonalità, che conferisce al finale un senso di crollo totale, con le sezioni degli archi che suonano in tonalità differenti, creando un effetto volutamente dissonante e caotico (e anche qui sembra facile). 

In finale un gioiello: la Sinfonia funebre” di Haydn, capolavoro  del dramma e della malinconia. Con i suoi quattro movimenti, dall’impetuoso “Allegro con brio” al sereno “Adagio in Mi maggiore”,   offre un ricco mosaico di emozioni culminanti in un finale vivace e trionfale. Come bis riecco l’Adagio. Tra il pubblico in rappresentanza ufficiale del sindaco l’asssessore Gigliola Fracchia. L. A.