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Le Risonanze di Elio Martusciello

Mercoledì 22 gennaio alle ore 21al Pittaluga

 

 

Mercoledì 22 gennaio alle ore 21 l'Auditorium Pittaluga (via Parma, 1 - Alessandria) aprirà le sue porte per tutti i curiosi che vorranno ascoltare il concerto  di restituzione  di una coinvolgente e innovativa Masterclass organizzata dalla Scuola del Conservatorio Mema (Musica Elettronica Multimedialità Alessandria)  con allievi del Conservatorio "Vivaldi" ed altri artisti esterni. 

L'evento rientra all'interno di un progetto di più ampio respiro organizzato dalla Scuola Mema per l'anno Accademico 2024-2024 ovvero un ciclo di "Incontri" che comprendono masterclass, seminari e concerti attorno ai temi dei linguaggi contemporanei ed elettroacustici, con ospiti di tutto riguardo come il compositore e performer Elio Martusciello (masterclass dal 20 al 22 gennaio), il padre della Computer Music, John Chowning, con la compagna Maureen (14-17 aprile) e Alessandro Cipriani, compositore elettroacustico e maestro italiano dell’audiovisivo  (29-31 maggio).

 

L'appuntamento di gennaio è quindi con Elio Martusciello (classe 1959)  musicista e compositore italiano autodidatta, di musica sperimentale e docente musica elettronica al conservatorio di Napoli. Un artista dedito alla composizione musicale acusmatica (musica elettronica pensata per essere ascoltata con altoparlanti), ma che opera anche nell'ambito della composizione per strumenti e live electronics, dell'installazione d'arte, dei multimedia, delle arti visive e dell'improvvisazione elettroacustica.

 

In particolare il concerto finale della masterclass dell'artista porterà in scena, al termine dei tre giorni di lavoro intensivo svolto,  una variegata orchestra da lui diretta, formata ad hoc ai principi della conduction e della composizione istantanee in cui si esibiranno gli studenti per poi lasciare spazio al solo set di Martusciello, per chitarra ed elettronica.

 

Il professor Clemente Manfredi presenta la masterclass e il suo concerto come un evento che metterà al centro:

...creatività, immaginazione, ascolto, scambio, gioco e libertà espressiva. Con questo progetto si intende avvicinare i giovani alla pratica improvvisativa e in particolare a quella non-idiomatica. Gli obiettivi sono quelli di sviluppare negli studenti capacità di ascolto profondo, consapevolezza e libertà espressiva in riferimento al suono e al proprio strumento, capacità di dialogo musicale collettivo.

Nello specifico verrà utilizzato il Protocollo OEOAS, un codice che consente a un insieme ampio ed eterogeneo di musicisti di suonare assieme in un contesto di composizione istantanea. Tale protocollo è stato elaborato al fine di perseguire due fondamentali obiettivi: stimolare la creatività musicale estemporanea collettiva e incentivare, nella figura del direttore d’orchestra, l’arte della “maieutica”. Il primo dei due propositi è ottenuto attraverso la pratica improvvisativa e la formazione di un’orchestra, che includa ogni tipo di strumento (classico, etnico, elettronico, autocostruito) e qualsiasi capacità musicale raggiunta da ogni singolo strumentista (esperto, studente, inesperto). Questo è possibile grazie alla stretta relazione che si ha con il secondo proposito, che invita il direttore d’orchestra non tanto a dirigere o a condurre i musicisti verso una propria idea musicale (del conduttore), ma a mettere in luce, a dissotterrare (come fa un archeologo) le forme e i contenuti che i musicisti stessi di volta in volta creano, inventano, scoprono, propongono. Si tratta quindi di un complesso ecosistema che pone al suo centro l’uomo e la sua capacità di relazione e di reciprocità.

FOTO. Elio Martusciello