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Dall'Iran al Castello

Un collage su Lampedusa....

E' stata inaugurata sabato , nelle sale del secondo piano del Castello del Monferrato la mostra “Good morning… good night. Cinque artiste e una curatrice dall’Iran. The sequel”.

La mostra, curata dall’iraniana Tarlan Rafiee e dal direttore di Palazzo Ducale Peter Assmann, vede cinque affermate artiste iraniane di diverse generazioni, Parvaneh Etemadi, Nargess Hashemi, Farah Ossouli,Rozita Sharafjahan,  Golnaz Taheri. Alla vernice hanno partecipatola curatrice iraniana Tarlan Rafiee che ha presentato la lettura delle opere esposte e la storia delle artiste con una preziosa visita guidata e Peter Assmann, l’assessore alla cultura Daria Carmi, Il Sindaco Titti Palazzetti.

Dopo i discorsi introduttivi del Sindaco e dell’assessore alla cultura che hanno sottolineato la grande particolarità dell’evento , Peter Assmann ha spiegato il progetto sin dalle parti iniziali ,la straordinaria ricchezza culturale  dell’Iran ma anche le grandi difficoltà che ha il regime contemporanea con l’arte sino al punto da obbligare le artiste a spedire la mostra dentro una valigia...  

Il percorso casalese, dopo un primo appuntamento tenutosi in primavera a Mantova, si muove da poli diversi quali l'antica Persia e il moderno Iran, la cultura tradizionale e la scena artistica contemporanea e intende dare luce, parola, ascolto alla componente femminile di questa parte di mondo dove oggi le donne giocano ruoli importanti in politica, economia, cultura e sicurezza militare.

Troviamo cosi le opere di Parvanew Etemadi, che dedica anche all’Italia un collage su Lampedusa, Narges Hschemi ricorda il dramma del quotidiano come nel grande ricamo su tenda doccia, Farah Ossuoli crea un omaggio all’Italia con la riproduzione dell’icona della gioconda, Una Gioconda rivista in una installazione pensata in un percorso cromatico e poetico unico e particolare. Ancora Rozida Sharafjahan proietta poesie della piu grande poetessa iraniana in video e performance, Golnaz Taheri fotografa sempre la stessa scatola di legno ma con oggetti sempre diversi che ricordano le grandi battaglie delle donne e i propri ricordi. Una mostra importante che già a mantova ha avuto un grande successo e ci regala la possibilità di iniziare a capire meglio un grande popolo come quello Iraniano e specialmente la grande problematica delle donne costrette a sottostare alla rinuncia della libertà culturale e di pensiero, ma se l’arte rappresenta la grande libertà dell’uomo ora con i vari linguaggi di queste donne palesano la straordinaria ricchezza   di poesia e  creatività in un paese dove alle donne non è permesso averle completamente.  L’esposizione sarà visitabile il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.Sino al 2 dicembre Saranno possibili anche visite infrasettimanali su prenotazione al numero 0142 444330

Piergiorgio Panelli

FOTO. Alla inaugurazione