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Organi storici in Sant'Ilario

Un trascinante programma con Fabio Re

 Lo si era già capito alla inaugurazione (domenica 1° ottobre 2023), con alle tastiere Manuele Barale, che l’organo Lingiardi di Sant’Ilario si presta alla grande per le sue colorazioni timbriche (e vai col rullante!) al repertorio organistico dell’Ottocento (era il paese del melodramma); ma forse - magari frenato dalla presenza del vescovo Gianni Sacchi- Barale, pensiamo, non avrebbe fatto come trascinante bis la 'Marcia trionfale' dell’Aida... Questo è successo domenica sera dove Sant’Ilario è entrato con il suo organo nel ciclo dei diciassette concerti della Provincia organizzati da Letizia Romiti. 

E’ stata la stessa Romiti, affiancata dal parroco don Franco Zuccarelli a ricordare che il concerto è inserito nelle celebrazioni per i 550 anni della Diocesi casalese e che i prossimi appuntamenti sarebbero stati lunedì 15 ad Alessandria (tardi per chi legge il cartaceo) per sassofono e organo e domenica 21 a Novi per liuto e organo, il 27, aggiungiamo noi, a Castelspina alle 21,30 in parrocchiale sarà possibile ascoltare la  Romiti.

In diocesi il prossimo concerto sarà il 4 agosto alle 17 a Ottiglio (occasione per ammirare la parrocchiale) con l’organista Mario Valsecchi. 

Poi si salta in San Salvatore nella grande parrocchiale di San Martino e Siro sabato 14 settembre alle 18,30 con l’organista genovese Fransceo Caneva. Ma anche qui è occasione, speriamo, in una pre visita guidata, lo suggeriamo al parroco don Paganini, per vedere, la cappella del Rosario, sulla sinistra, con la splendida pala attribuita a Guglielmo Caccia con i 15 misteri, tra stucchi e decorazioni, e quella con la cinquecentesca pala d’altare di «S. Michele Arcangelo che combatte Satana» di Giorgio Soleri attivo anche nella chiesa casalese di S. Domenico, citiamo post restauro da  Alessandra Guerrini (Soprintendenza)  «un diavolo di impeccabile anatomia, solo munito di piedi e mani unghiate, baffi da gatto, e delle classiche orecchie lunghe e piccole corna caprine».

Tornando a Sant’Ilario il nostro trascinante (e bravo) esecutore era Fabio Re, pavese oggi residente a Galliavola, comune lomellino di 174 abitanti, i suoi brani sono stati presentati da un altro organista lomellino, Emanuele Colosetti di Mede (aggiungiamo: classe 1995, lo scorso anno suonò nel Romiti-tour alla parrocchiale di Arquata Scrivia da Jan Pieterszoon Sweelinck a Padre Davide da Bergamo). In Sant’Ilario applausi a ogni pezzo, standing ovation al bis verdiano e ancora applausi (meritati) alla sua discesa (stremato per il caldo) dallo strumento.

Possiamo ancora aggiungere che sarà Barale (che è  nato a Palazzolo e abita a Trino) con al flauto Roberta Tribocco (di Cereseto) a chiuderà la stagione concertistica domenica 15 alle 18 all’Oratorio dell’Annunziata di Ovada, Barale è consulente dell’Ufficio diocesano beni culturali (leggi Raffaella Rolfo) proprio per quanto riguarda gli organi storici. 

L. A.

FOTO. A cogliere gli applausi finali dal pulpito Letizia Romiti, Fabio Re e don  Zuccarelli (f. Luigi Angelino)