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C'è un palazzo Gozzani a Torino...
La storia attraverso quella della famiglia fino al fallimento decretato dal Tribunale di Casale
A Casale due palazzi Gozzani sono simbolicamente famosi, il primo di San Giorgio è sede del Comune il secondo di Treville della Accademia Filarmonica /ed è anche il più bel edificio barocco della città)
Non tutti sanno che a Torino abbiamo un altro palazzo Gozzani. Vediamone la storia.
Siamo al n.31 di via Bogino, storica contrada degli ambasciatori, il valore artistico del palazzo caratterizza il tessuto edilizio dell'epoca.
Il comune di Torino affidò l'incarico di rinnovare l'antico edificio all'architetto Ignazio Agliaudi (1705-1769) da egli stesso ricostruito su disegno del suo maestro Filippo Juvarra, diventò sua residenza personale ed ereditò dallo zio il titolo di conte Giampietro Ignazio Baroni di Tavigliano.
Il palazzo in seguito fu acquistato dal marchese di San Giorgio Monferrato Giovanni Battista Gozzani (1727-1791) il quale, dopo aver edificato il palazzo San Giorgio di Casale e abbellito il castello di San Giorgio, ampliò nel 1781 il palazzo di Torino e ospitò l'imperatore Giuseppe II° d'Austria nel giugno del 1769. Il sovrano, accompagnato dal duca di Chablais, visitò il castello di Stupinigi, il parco del Valentino e per l'occasione fu esposta in suo onore la S.S. Sindone.
A Vienna il marchese Felice Pio Venanzio Gozzani, fratello di Giovanni Battista, era al servizio di Giuseppe II° e fu insignito nel 1817 con un diploma della nobiltà austriaca dal Kaiser Franz I°.
Torniamo al palazzo torinese che poi fu ereditato dal nipote marchese Carlo Giovanni (1788-1843) guardia del corpo del re Carlo Felice, fondatore a Torino della Società Italiana del Gas nel 1837, socio in affari con il marchese Michele Benso di Cavour nelle grange vercellesi e nella prima società di navigazione del Lago Maggiore.
Lasciò il suo enorme patrimonio al cugino austriaco marchese Felice Carlo Gozani, il quale nel 1840 modificò in stile neoclassico la facciata del palazzo Gozzani San Giorgio di Torino, edificò l'ala destra terrazzata del palazzo al n.13 di via Giolitti e il cortile a ciottoli in bianco e nero su disegno circolare degli architetti Antonelli e Bollati, quest'ultimo già progettista di Felice Carlo nel castello di San Giorgio.
Agli inizi del 1800 la configurazione del palazzo torinese conteneva ancora affreschi del Galliari, da aggiungere che nel 1814 si era stabilito il comandante austriaco Bubna che aveva cacciato i francesi di Napoleone e preceduto il ritorno di Vittorio Emanuele I°.Il palazzo fu proprietà dei marchesi Gozzani fino al 1861, anno del fallimento di Felice Carlo dichiarato dal tribunale di Casale.
La contrada degli ambasciatori fu intitolata in seguito al conte di Migliandolo e Vinadio Giambattista Bogino (1701-1784) ministro di Stato di Carlo Emanuele III°,il Bogino abitò al n.12 e morì al n.31 del palazzo Gozzani e il titolo fu ereditato dal figlio adottivo Prospero Balbo, ambasciatore a Parigi e sindaco di Torino.
Il palazzo Balbo al n.8 di via Bogino fu residenza del figlio Cesare Balbo conte di Vinadio, primo ministro nel regno di Sardegna, capo della destra nel parlamento subalpino e definito splendore delle lettere italiane.
Il palazzo San Giorgio di Torino fu restaurato nel 1951 e nel 1968. Nel 1980-86 fu sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura ed in seguito della Banca Monte Paschi di Siena, ora è inutilizzato.
Sulla forma urbana della Torino barocca è accatastato sulle mappe n.29-30/K isolato n.36. Lo stemma Gozzani in palazzo Madama è attribuibile a Giovanni Battista Gozzani, probabilmente asportato dal palazzo di via Bogino dopo il 1861. Dal trisavolo conte Cesare Balbo discende Chantal Balbo, mentre dal bisnonno Ferdinando I°, fratello di Felice Carlo, discende Titus Gozani marchese di San Giorgio, entrambi viventi a Torino e a Dusseldorf.
Armano Luigi Gozzano
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