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Ginny Sykes a Conzano
Continua a respirare di arte e di cultura internazionale Villa Vidua, affascinante dimora storica che fu del viaggiatore Carlo Vidua, con una nuova residenza artistica, che parla di donne e di viaggi nel mondo femminile. "Collaborations Beyond the Veil", (Collaborazione Oltre il Velo) è l'ultima produzione Ginny Sykes, l'artista americana che, domenica 16 giugno, si è levata i veli per parlare del suo sentire, nelle diverse forme ed espressioni artistiche e per una visione, che spazia oltre i confini materiali del corpo e della mente.
Dagli oli agli acrilici, dalle ceramiche agli isolanti, la sua vena espressiva, negli anni, si è allungata attraverso le diramazioni dell'arte classica (ritratti, nature morte e nudi), moderna (astrattismo, simbolismo e cubismo), contemporanea (collage, video art e arte concettuale) e poi ancora dell'arte pubblica e delle performances, in un continuo peregrinare, che non è tormento, ma curiosità, ricerca e sete di dimensioni inesplorate. Artista dall'adolescenza, Ginny continua traslare il suo sentire in opere, che scavano nell'universo femminile, fatto di maternità, donne, maturità, sessualità e relazioni con il prossimo e con se stessa, trovando ispirazione la tra sua Chicago e le calde terre Partenopee, talvolta tra la gente, ma ancor più nella natura e nei silenzi. A Conzano, in un ambiente fuori dal tempo che corre e dove la natura e la pace rigenerano nuova energia, Ginny è in residenza artistica, grazie al progetto Artegiro, curato da Renata Summo-O'Connell, con il sostegno di Dryphoto Arte Contemporanea di Prato e il patrocinio del Comune, per lavorare su se stessa, quale momento propedeutico a nuove elaborazioni e sollecitazioni della sua creatività. Sarà la terra monferrina, "dove i ritmi sono diversi e più intimi" ha precisato l'artista, a stimolare la visione di nuovi orizzonti. "Trattasi di un momento importante di riflessione performativa, dove il nostro essere si misura con la sfida di ‘Io sono un intero’, iniziata dall'artista e filosofa femminista Lina Mangiacapre negli anni '70" ha aggiunto la curatrice Summo-O'Connell. L'interesse di Ginny per i diritti delle donne è parte dell'attuale lavoro, che vede, nell’integrità e interezza dell’essere umano e nella sua umanità, un valore superiore a qualsiasi differenza. Conzano dunque, quale luogo per trarre ispirazione e ascoltare se stessi, per poi portare un po' di Monferrato in tutto il mondo.
"E' la seconda artista internazionale di questa nuova edizione" ha infatti precisato il sindaco Emanuele Demaria "nelle scorse settimane avevamo ospitato Mariko Hori, artista del Sol Levante che porterà il sapore della nostra terra alla Biennale di Nakanojo che si terrà il prossimo mese di settembre, mentre un'altra artista che aveva soggiornato a Villa Vidua due anni fa, il mese prossimo, presenterà il suo lavoro svolto a Conzano a Belgrado".
Chiara Cane