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I restauri di Sant’Eusebio a Varengo di Gabiano

Inaugurazione sabato 28 settembre alle ore 16,30

Verranno inaugurati sabato 28 settembre alle ore 16,30 i lavori di restauro, recentemente conclusisi, dell’interno della chiesa barocca di Sant’Eusebio a Varengo di Gabiano.

Per l’occasione, è stato programmato un concerto di musica classica e popolare del Casale Coro diretto dal Maestro Giulio Castagnoli ed eseguito dai musicisti: M° Olga Tarasevich (pianoforte), Stefania Cassini (Soprano), Adriano Bianchi (Tenore) e Silvio Giorcelli (Basso). Nel repertorio i seguenti brani: “Magnificat” di Domenico Cimarosa, “Cantique de Jean Racine” di Gabriel Faurè, “Panis Angelicus” di Caesar Franck, “O for the wings of a dove” di Felix Mendelssohn, “Magnificat” di Antonio Vivaldi, “Lacrimosa” dal Requiem e “Ave Verum” di Wolfgang Amadeus Mozart, La bergera” di Leone Senigaglia e “Brindisi” dalla Traviata di Giuseppe Verdi.

Le opere di restauro sui dipinti della cupola centrale e sui sottostanti pennacchi gravemente ammalorati sono state eseguite dall’équipe coordinata da Beatrice Coppo di Gabiano, mentre la progettazione è stata affidata all’architetto Eleonora Gottardello.

All’impegno di spesa di circa 70mila euro la parrocchia vi farà fronte: per 50mila euro, grazie al legato del defunto Luigino Cassini di Varengo; per 15.500 euro con fondi della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino; per 2.500 euro con contributo del Comune di Gabiano e, in parte, con fondi dell’ente parrocchia.

“Con questa rilevante operazione durata circa tre mesi” spiega il parroco don Luigi Calvo, “si può dire conclusa la ventennale attività di ripristino funzionale ed estetico di questo prezioso manufatto, progettato nella seconda metà del Settecento dall’architetto Magnocavalli, conte di Varengo”.  

La chiesa di Sant’Eusebio, che sorge sul punto più elevato della ridente frazione di Gabiano, ove preesisteva un castello, venne  progettata, nella sua attuale versione, nel 1764 e, sebbene i lavori iniziarono il 27 dicembre dello stesso anno, la consacrazione giunse nell’agosto del 1888. Il nucleo centrale è ad ottagono irregolare dilatato sull’asse trasversale da cappelle semiellittiche e allungato su quello longitudinale da presbiterio quadrato e dall’abside semicircolare. Sopra l’ingresso è presente una volta a botte, mentre al centro spicca la grande cupola circolare, oggetto del recente restauro; sugli altari laterali e sull’abside le volte sono a semicatino, mentre sul presbiterio la volta è ribassata su pianta ellittica. La trabeazione è sostenuta da lesene di ordine composito. La luce entra da finestre ovali del presbiterio e sopra gli altari laterali e da una finestra oblunga in facciata, attraverso cinque vetrate a motivi orientaleggianti. Il catino ellittico centrale è ornato con otto figure di angeli e con gli Evangelisti sui pennacchi; nella cupoletta del presbiterio campeggia il triangolo della SS Trinità, mentre sei Santi sono dipinti nelle vele. (dal Repertorio storico-bibliografico degli edifici di culto della Diocesi di Casale Monferrato).

Al termine della cerimonia inaugurale e del concerto si terrà un rinfresco offerto ai partecipanti.

Chiara Cane