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La storia dell'Aero Club
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di Aldo Timossi - Il volo delle Madonne Nere
Aspettando novità (ENAC ha stanziato 300 milioni per una nuova “pavimentazione”) l’Aero Club prosegue le tradizionali attività. Arriva un nuovo simulatore per l’Accademia di volo, e si susseguono i corsi per il brevetto volo da diporto e sportivo a motore, con responsabile l’istruttore Mauro Brunetti.
A Parigi, Venezia, Budapest...
Ancora voli “storici”: a Giugno 2015, tre equipaggi raggiungono Parigi in ricordo di Gabriele D’Annunzio (e del suo pilota Palli), il vate il 13 febbraio 1915 pronunciò un discorso interventista davanti al lussuoso Hotel Lutetia.
Si va a Venezia (agosto 2016) per un gemellaggio tra Sinagoghe in ricordo di Salomone Olper rabbino nelle due città.
Altri raid sono in preparazione, impegni non indifferenti, ma danno significativa visibilità al sodalizio locale e in alcuni casi hanno registrato la collaborazione con l’associazione culturale pescarese Fly Story presieduto dal farmacista volante Eugenio Sirolli (oltre ai tre voli su Vienna spicca un Casale-Budapest del 2009, un poco conosciuto-ci son sempre le le buste, Cassale-;antova-Venezia-Pola del giugno 2011). Pescara è la patria di D’Annunzio e nella vicina Archi Sirolli ha creato un Museo dove questi voli sono ben ricordati, Museo che sarà ufficialmente inaugurato ad agosto nell’ambito delle celebrazioni per il centenario dell’arma azzurra..
Crea-Oropa-Cagliari
E’ il caso di rammentare il volo a Cagliari (30 agosto 2014), accomunato a Oropa e al Santuario di Crea dalla presenza delle “Madonne nere”, in ricordo delle icone portate dall’Oriente da Sant’Eusebio nel quarto secolo; l’itinerario resta immortalato in una bella - e preziosa per i filatelici - cartolina disegnata da Laura Rossi. I casalesi sono ricevuti a Cagliari in cattedrale dall’arcivescovo (e futuro cardinale) mons. Miglio. Tra i partecipanti mons. Mancinelli, rettore di Crea, santuario che sta appunto celebrando nel 2014 l’Anno eusebiano.
Si rischia di andare in Svizzera per il sorvolo di Re (6 gennaio 2015) per il Santuario eretto dal Beato Luigi Novarese partendo dalla Serniola la cascina sul colle di Sant’Anna di Casale dove è nato l’Apostolo degli Ammalati
E’ storia anche la cronaca “nera”, si ricorda un brutto incidente il 29 agosto 2015, quando un velivolo SMG-92 Turbo Finist, immatricolato in Ungheria, con 11 persone a bordo , pilota e 10 parà, che riporteranno gravi politraumi e ferite, nella fase di decollo, raggiunta la velocità di rotazione si alza di poco, quindi perde quota e si schianta oltre la recinzione. Dall’inchiesta dell’Azienda Nazionale Sicurezza Volo emergono - premessa la bravura del pilota - problemi di “malfunzionamento del motore”, inoltre ANSV raccomanda ad ENAC di “fare chiarezza sull’obbligatorietà delle cinture di sicurezza sugli aeromobili impiegati in Italia per l’attività di lancio paracadutisti”, pur se registrati in Stati esteri.
Non è la prima volta che incidenti coinvolgono, in modo diretto o indiretto, il “Cappa”. Si va dal lutto dell’Agosto ’77, con la morte del diciassettenne Luciano Leporati schiantatosi nei pressi di Candia mentre vola per completare le ore necessarie al brevetto, al “Robin” distrutto nel Marzo ’92 durante un atterraggio d’emergenza nel Biellese, al Piper PA-28 partito da Casale il 30 Settembre 2010 e costretto ad atterraggio d’emergenza in un campo agricolo nel Piacentino. E ancora, il Dromader PZL M18B che nel Giugno 2011 per un’imbardata perde il carrello durante l’atterraggio.
Tutto bene per il Turbo Finist SMG-92 che nell’estate del 2019 perde un portellone (caduto in centro a Casale dopo aver impattato il piano orizzontale di coda) mentre da 3000 metri sta per lanciare i parà.
La scomparsa di Mirzan
Flash back: miracolo anche nella Pasqua 1987, dopo aver lanciato i paracadutisti un Pilatus Porter perde l’elica sopra il Sobrero e cade tra due palazzi in via Luigi Marchino. Il pilota, Jean Thaud, riesce a lanciarsi col paracadute (l’aereo gli si era aperto davanti) atterrando tra i rovi nei pressi del Po praticamente illeso.
Grave lutto però per l’Accademia paracadutistica nella primavera ’99; colto da malore durante un lancio, il presidente Roberto Mirzan cade a terra a peso morto, se ne andrà per l’ultimo volo, poco dopo il ricovero in ospedale.
I trasvolatori
Nel 1997, novità per l’aviazione italiana. Nasce ENAC, Ente nazionale per l'aviazione civile. Dovrà gestire tra l’altro tutto il sistema aeroportuale. Anche la Regione Piemonte passa la mano, abbandonando tra l’altro il progetto anni Settanta degli scali minori, il cosiddetto “terzo livello”, che fino a quel momento aveva mirato alla valorizzazione degli scali di Torino-Aeritalia, Cuneo-Levaldigi, Biella-Cerrione, Casale. Forse lo fa anche volentieri: secondo studi IRES, mettere a norma il “Cappa” avrebbe richiesto la spesa di circa un miliardo di lire!
Il “pallino” è dunque nelle mani di ENAC, cui sarà assegnato in uso gratuito il bene demaniale della struttura casalese.
Abbianmo dimenticato un record di due soci del Palli del Luglio 2009, quando Mauro Ghislieri, alessandrino, e Mauro Brunetti, casalese, ai comandi di un monomotore Mooney, partono dal “Cappa” con rotta Islanda-Groenlandia e sorvolo (con tuta rossa anti congelamento) dell’Atlantico, per raggiungere Oshkosh (Wisconsin) e partecipare ad “AirVenture 2009”, la più grande manifestazione aerea del mondo. Compiono più di quattro mila liglia per 32 ore di volo. Ghislieri purtroppo sarà vittima di un incidente aereo il 9 settembre 2017 in avvicinamento a Biella Cerione.
E si arriva alla novità del Marzo 2016, quando ENAC indice una gara per la gestione triennale di palazzina e aree/strutture adiacenti. A quella data, le concessioni in scadenza sono quattro: Aero Club Casalese, due contratti per un canone annuo di 6.000 euro, società NH&MM per 1780 mq e 13.430 euro, azienda agricola Patrizia Panetti per 4.445 euro. Pare che il “Cappa” non interessi, almeno alle condizioni previste. Cala il silenzio. A richiesta, nell’Aprile di questo 2023, ENAC chiarisce che “la gara andò deserta”.
Modificato il bando, l’Ente per l’aviazione ci riprova nel dicembre 2017: gara, stavolta ventennale, per la “concessione di aviazione generale dell’aeroporto F. Cappa di Casale Monferrato”. Circa 2 milioni di euro il valore di base, “individuato prendendo a riferimento l’insieme dei proventi presunti dell’affidatario (canoni concessori, entrate derivanti dall’esercizio dell’attività aeroportuale nonché dall’utilizzazione di aree ed impianti aeroportuali da parte di terzi, i diritti di approdo e partenza…) sulla base di una stima di traffico coerente con l’attuale capacità dell’aeroporto e della durata della concessione”. C’è una sola offerta, e nel Giugno 2018 è aggiudicata la concessione alla S.A.M. Società Aeroporto Monferrato srl, operante in città. Il disciplinare di gara stabilisce, tra l’altro, che ENAC realizzerà “opere di riqualificazione e asfaltatura della pista di volo e del raccordo”.
Chiusa la parentesi formale, Aero Club e “Cappa” proseguono l’attività. Nel 2018 il Comune adegua il proprio piano regolatore alle misure di tutela previste per l’esercizio degli aeroporti. In realtà, la struttura è in una posizione favorevole, poche costruzioni presenti e nessuna prevista, poco rischio per chi vola e per chi sta a terra! D’altra parte, non vi sono problemi di sicurezza nemmeno dopo il potenziamento dello scalo di Malpensa: il circuito d’atterraggio sul “Cappa” è a poche centinaia di metri, e i voli da e per lo scalo milanese stanno ben sopra i 2000.
E’ tempo di ricordare il centenario di Natale Palli a Vienna con il raid di due Piper sulla capitale austriaca; l’anno successivo, al Castello, mostra di grandi fotografie scattate dall’aviatore casalese nel 1918 durante le sue ricognizioni lungo la costa adriatica orientale. Resta sempre di attualità il problema di riportare a Casale il “Balilla” dell’eroe, impegno che vede in prima linea la Sezione dell’Associazione Arma Aeronautica, con il presidente Flavio D’Andria.
Anche il volo soffre per la pandemia, ma l’estate 2021 è ripresa. All’Accademia di volo, otto candidati superano brillantemente le due prove per l’attestato di volo da diporto sportivo a motore; nella primavera successiva, brevetto per altri nove, e ulteriori sette a fine anno. Prosegue anche l’attività dell’Accademia paracadutistica, presidente Gilmo Dolce e direttore della Scuola Giuseppe Pasero.
E arriviamo ai giorni nostri. Guardando al futuro il presidente Giancarlo Panelli è ottimista. La SAM ha già provveduto - con oneri a carico ENAC - alla bonifica dall’amianto; è in via di perfezionamento il progetto per la pavimentazione della pista, e dopo l’ok di ENAC-Servizi partiranno finalmente i lavori, sempre a spese dell’ente nazionale come previsto dalla concessione del 2018. Sarebbe un modo concreto per brindare ai novant’anni del Club, costituito come nucleo principale venerdì 5 maggio 1933, seppur ufficializzato nell’Ottobre successivo.
Intanto, nello spirito delle celebrazioni nazionali per il centenario dell’Aeronautica militare, il 28 marzo 2023 due velivoli del club partecipano all’open day presso l’aeroporto di Cameri. Tra le ultime attività, nell’ambito della manifestazione “Golosaria” (6-7 maggio 2023), l’Aero Club organizza coi Marchesi del Monferrato (presidente Emiliana Conti)un “volo sulle terre dei nostri avi”, volto ad unire la conoscenza storica e quella territoriale, un modo diverso per scoprire il territorio monferrino, uno sguardo dall’alto alle terre del futuro Monferrato ricevute in dono a metà del secolo X (con tanto di carte, seppur oggetto di una leggendaria cavalcata) dal marchese Aleramo.
Un rammarico finale: tanto valore monferrino nella storia del volo, non ha meritato almeno un sorvolo da parte delle Frecce Tricolori - purtroppo segnate dalla tragica morte del componente Alessio Ghersi, “Pony 5” - che si esibiranno il 16 settembre prossimo sul campo “Del Prete” di Vercelli (calendario aggiornato su https://www.aeronautica.difesa.it/home/noi-siamo-l-am/personale-e-mezzi/pattuglia-acrobatica-nazionale/).
aldo timossi - 7 - fine
FOTO. Il 6 maggio, all'aeroporto la presidente dei Marchesi del Monferrato Emiliana Conti e la storica Federica Benzi col presidente Panelli