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La scomparsa di Carla Enrica Spantigati

Soprintendente per il patrimonio storico artistico e etnoantropologico del Piemonte - Grande ruolo a Crea
Cordoglio nel mondo artistico per la scomparsa avvenuta la scorsa notte di Carla Enrica Spantigati, soprintendente per 15 anni (prima ispettrice) per il patrimonio storico artistico e etnoantropologico del Piemonte. Era nata ad Alessandria, aveva 76 anni.
Nei suoi principali progetti nel Torinese la conclusione dei restauri dell’atrio di Palazzo Carignano nel 2000, l’apertura al pubblico di Villa della Regina nel 2006 e ancora della Reggia di Venaria.
Alla nostra zona è legata soprattutto per il salvataggio di Crea, luogo dove la ricordiamo in numerosi sopralluoghi e ancora protagonista (a nostro invito) di un conferenza al Sacro Monte nel luglio 2013.
Fondamentale un suo volume su Crea (con il direttore del Parco Amilcare Barbero), come fondamentale appunto la sua opera per il salvataggio del complesso in perfetta simbiosi con gli allora presidenti del Parco padre Antonio Brunetti, Anna Maria Ariotti e Gigi Merlo (alla cui famiglia va l’onore di aver effettuato il primissimo restauro di una cappella). Con noi così la ricorda il restauratore di Aramengo Gian Luigi Nicola: "E' andata in Paradiso...Quello vero... Dopo aver salvato quello di Crea all'ultimo momento... Non scherzo, sarei stato schiacciato dalla statua di Mosè se non l'avessimo presa in tempo... Una grande soprintendente, preparata, sempre disposta ad appoggiarti...".
Ricordiamo anche che con Germana Mazza aveva curato nel 1995 il riallestimento del Museo Civico di Casale (citiamo l’inaugurazione con Umberto Eco) e con Germana Mazza e Giovanni Romano grandi mostre dedicate al patrimonio artistico casalese.
l.a.
FOTO. La Spantigati alla cappella del Paradiso di Crea col restauratore Gian Luigi Nicola (foto Angelino)