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Una tesi su Angelo Morbelli

Raffronto soprattutto su due opere: «Per ottanta centesimi!» e «In Risaia»

Nel Corso di Laurea in Conservazione e gestione dei beni e delle attività culturali della prestigiosa Università Ca’ Foscari di Venezia, Marta Ferrando ha discusso la sua tesi di laurea su «Impegno sociale nella pittura divisionista: le mondine di Angelo Morbelli», relatrice la Prof.ssa Stefania De Vincentis.

Argomento della ricerca è stato l'impegno sociale dell'arte tra Divisionismo e Realismo in un’epoca storica profondamente scossa dagli avvenimenti rivoluzionari che avevano sconvolto l’Europa a partire dalla metà dell’Ottocento. Dopo aver esaminato la presunta derivazione del Divisionismo dal «Pointillisme» di Georges Seurat e i suoi legami col movimento italiano del «verismo sociale», l’attenzione di Marta Ferrando si è focalizzata sull'analisi e il confronto di due importanti dipinti del pittore monferrino Angelo Morbelli, che ritraggono le mondine al lavoro nelle risaie del vercellese: «Per ottanta centesimi!», il capolavoro esposto al Museo Borgogna di Vercelli (nella foto), e «In Risaia», in collezione privata.

Due opere molto diverse tra loro, il cui «confronto - rilevante dal punto di vista della tecnica - consente di indagare i cambi di inquadratura e di resa prospettica fra i due dipinti», ma unite non solo dall’intento «di denunciare lo sfruttamento femminile, ma anche quello di dimostrare la forza e la determinazione delle donne nell’accettare la loro vita, portando però avanti i loro diritti in quanto consapevoli di essere parte attiva della società». Del resto, aggiunge Marta Ferrando, «la pittura è sicuramente un'arte finalizzata all'estetica, ma è anche veicolo di messaggi sociali» e come strumento di denuncia delle ingiustizie e dei soprusi a danno delle donne, ancora «ben distanti dal raggiungimento di una completa parità di genere».

Completano la ricerca l’Appendice con le trascrizioni dei canti popolari e dei testi delle mondine raccolti a dall’Archivio di Etnografia e Storia sociale della Regione Lombardia; l’Apparato Iconografico con una racconta di opere dei maggiori esponenti del Realismo francese, della pittura risorgimentale e dei Macchiaioli, fino al Divisionismo e oltre con le fotografie di Gigi Abriani che ritraggono le mondine al lavoro nelle risaie del Nepal; l’elenco delle Fonti Iconografiche con diverse immagini fornite da Annita Rosso, presidente dell’Associazione «Amis d’la Curma» in occasione della visita a Villa Maria e una dettagliata Bibliografia e Sitografia dei volumi, dei cataloghi e dei testi in rete di Angelo Morbelli.

Dionigi Roggero