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Sassate contro la vetrina
Seconda "spaccata" in poche settimane alla sartoria Spinoglio
Con questo episodio sembrerebbe sfumare l'ipotesi dell'atto vandalico isolato
È la seconda spaccata nel giro di poche settimane per la sartoria "Spinoglio" di Casale.
Dopo quella dello scorso fine luglio, ieri, nel primissimo pomeriggio, la vetrina del laboratorio di vicolo Lombardi in via Massimo d'Azeglio è stata nuovamente presa di mira dal ripetuto lancio di due cubi di porfido. Il vetro antisfondamento colpito (nel quadrante inferiore rispetto a quello del primo raid) ha retto. Ma non è stato l'unico attacco: anche la seconda entrata della sartoria, in vicolo Bernero, è stata colpita, questa volta causando un buco nel vetro.
Con questo secondo episodio sembrerebbe, così, sfumare l'atto vandalico isolato.
Durante la furia di ieri contro le vetrine del sarto casalese, l'autore del gesto - persona che sarebbe già nota alle Forze dell'Ordine - si è ferito come testimoniano il sanpietrino irrorato di sangue in vicolo Lombardi, il rivolo sulla porta in vicolo Bernero e le numerose tracce ematiche dinanzi alle due entrate della sartoria, lungo via D'Azeglio e che, se ripercorse per tutta via Balbo, conducono in via Roma e sotto i portici lunghi.
Il titolare Giorgio Spinoglio, che ha subito fatto intervenire i Carabinieri e che annuncia nuova denuncia, ci racconta che questa volta, a differenza della scorsa avvenuta di notte, ha potuto assistere all'agguato: «Quando è avvenuto questo nuovo episodio ero qui di sopra [l'appartamento è al piano superiore del laboratorio, ndr]: l'uomo urlava, insultava, e si è scagliato lanciando quelle pietre. Io non ho paura, però non si dorme più tranquilli... come faccio a sapere che al citofono, dietro un cliente, non ci sia lui?».
Su entrambi gli episodi sono in corso gli accertamenti del caso da parte dei Carabinieri.